L'attività complessiva nella zona euro si è ridotta a causa di un'accelerazione della flessione nel settore manifatturiero e di un quasi arresto della crescita del settore dei servizi, con l'inflazione che ha spinto i consumatori a ridurre le spese, come ha mostrato l'Indice Composito dei Responsabili degli Acquisti di S&P Global, un buon indicatore della salute economica.

Il rendimento a due anni della Germania, sensibile alle aspettative sui tassi d'interesse, è sceso fino allo 0,355% ed era in calo di oltre 26 bps allo 0,399% alle 1530 GMT, con il maggior calo giornaliero dal gennaio 2005, in quanto i mercati hanno ridotto le scommesse sui rialzi dei tassi della Banca Centrale Europea quest'anno.

Secondo i dati di Refinitiv, i trader ora prezzano 105 bps di rialzo dei tassi della BCE entro dicembre, in calo rispetto ai circa 120 bps precedenti ai dati. Prezzano una probabilità dell'80% di un rialzo dei tassi di 50 punti base a settembre, in calo rispetto alla piena probabilità di giovedì.

"Penso che sia abbastanza chiaro che il mercato è sempre più preoccupato di una recessione dell'Eurozona quest'inverno - l'attività sta già scendendo a picco, e questo prima di un potenziale taglio del gas russo durante l'inverno. La grande offerta di obbligazioni non è una sorpresa", ha dichiarato Michael Brown, responsabile dell'intelligence di mercato di Caxton.

Il rendimento delle obbligazioni tedesche a 10 anni, il parametro di riferimento per l'area dell'euro, è sceso sotto l'1% per la prima volta dal 30 maggio, con un ultimo calo di 19 punti base. I rendimenti obbligazionari si muovono inversamente ai prezzi.

"La finestra per un aumento significativo dei tassi si sta rapidamente chiudendo. Non pensiamo davvero che saranno in grado di stringere a fine anno o (nella prima metà del 2023), data la probabile situazione dell'economia europea", ha detto Viraj Patel, stratega macro globale di Vanda Research.

La BCE ha aumentato i tassi di 50 punti base - il doppio di quanto previsto in precedenza - ed è uscita dal territorio negativo giovedì.

Altrove, i rendimenti obbligazionari italiani sono scesi, restringendo l'osservato spread decennale con la Germania a 238 bps, da 240 bps a fine giovedì.

Al centro dell'attenzione è rimasto il tanto atteso nuovo strumento della BCE, lo Strumento di Protezione della Trasmissione (TPI), annunciato giovedì, per acquistare obbligazioni di Paesi il cui spread con la Germania è considerato dalla banca in aumento senza alcuna colpa.

I responsabili politici non hanno discusso delle turbolenze del mercato obbligazionario in Italia, il cui governo è crollato questa settimana, durante la riunione di giovedì e non prevedono di utilizzare il nuovo strumento nell'immediato, poiché le condizioni non lo giustificano, hanno dichiarato le fonti a Reuters nella notte.

Lo spread si è brevemente allargato fino a 247 punti base venerdì, avvicinandosi al picco di giovedì, quando gli investitori sono rimasti delusi dal grado di condizionalità dello strumento e dalla mancanza di dettagli forniti.