ROMA (MF-DJ)--L'Italia preme affinché l'onere della direttiva Ue sulle case green siano mitigati da una serie di incentivi, con il sostegno della Commissione europea. Il governo cerca in questo modo di rassicurare le diverse componenti della maggioranza, preoccupata per le ripercussioni delle norme erupee allo studio di Bruxelles. La direttiva, scrive MF-Milano Finanza, fissa requisiti energetici minimi per gli edifici, da rispettare secondo una tabella di marcia. Entro il 2030, soltanto gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero, mentre, per gli edifici residenziali esistenti, detto obiettivo dovrà essere conseguito entro il 2050, con alcuni traguardi intermedi previsti entro il 2033 e al 2040.

Ad esempio, gli immobili residenziali dovranno essere almeno di classe F da gennaio 2030 e di classe E dal 2033. "Gli interventi richiesti rischiano di essere concretamente irrealizzabili, per via delle particolari caratteristiche degli immobili interessati o, in alternativa, potrebbero esserlo alla sola condizione di deturparli", è l'allerta lanciata dai banchi del centrodestra, che paventa, inoltre, il rischio di "una svalutazione inaccettabile degli immobili esistenti e, al contempo, una tensione sul mercato".

Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha mandato rassicurazioni. Il governo "porrà in essere tutte le iniziative necessarie affinché il testo finale della direttiva contenga previsioni compatibili con la peculiarità del patrimonio edilizio italiano e che consentano una sua graduale riqualificazione, contribuendo in tal modo ad incrementarne il valore", ha spiegato rispondendo a una interrogazione della Lega.

All'europarlamento si lavora a un emendamento per dare agli Stati membri margini di flessibilità rispetto agli obiettivi di efficientamento energetico sul 15% del parco immobiliare. "Già dal 9 febbraio, durante la riunione della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, sosterremo con forza gli emendamenti presentati per evitare soprattutto il diktat imposto dal testo sulla perentorietà delle scadenze entro le quali bisogna eseguire i lavori", ha chiarito Salvatore De Meo deputato di Forza Italia-Ppe e presidente della commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo.

Attualmente il testo, ha ricordato il ministro Fitto non contiene alcun divieto o limitazioni alla possibilità di vendere o affittare gli edifici non riqualificati. Individua inoltre gli singoli Stati e non i proprietari come soggetti obbligati al conseguimento degli obiettivi di riqualificazione. I diversi governi potranno quindi definire una propria strategia di riqualificazione del patrimonio immobilare, tramite specifici Piani nazionali di ristrutturazione edilizia.

red

fine

MF-DJ NEWS

1909:54 gen 2023


(END) Dow Jones Newswires

January 19, 2023 03:55 ET (08:55 GMT)