MILANO (MF-DJ)--In otto mesi si sono investiti almeno 4,95 miliardi di euro in real estate in Italia, ancora sottotono rispetto al 2020, quando già il settore aveva risentito degli effetti del prolungato lockdown. È quanto emerge dal database di BeBeez che ha censito 110 deal, solo per 46 dei quali è stato tuttavia possibile reperirne o stimarne il valore. A fine giugno BeBeez aveva mappato invece 84 deal (di cui solo 36 con un valore pubblico) per un totale di oltre 3,3 miliardi di euro, in linea con i 3,3 miliardi di euro calcolati da Duff&Phelps e con i 3,2 miliardi di Cbre e sopra i 3 miliardi calcolati da Jones Lang Lasalle e i 2,8 miliardi di C&W.

Nel secondo trimestre e nei due mesi successivi, quindi, c'è stato un certo recupero nel ritmo dell'attività, dopo che l'anno era partito in sordina con 43 deal per un controvalore complessivo pubblico di 1,5 miliardi, mentre nei primi tre mesi del 2020 erano stati annunciati investimenti di real estate su asset italiani per un totale di 2,4 miliardi di euro. Sarà però difficile che il 2021 raggiunga i livelli registrati nel 2020, quando gli investimenti nel mattone erano scesi del 19% a 8,8 miliardi dai 12,3 miliardi del 2019, tornando in sostanza ai livelli del 2018.

Detto questo, non sono mancate operazioni di taglia considerevole. Il prima deal in classifica è firmata Apollo Global Management, che a inizio agosto ha annunciato l'acquisizione del pacchetto di 68 immobili di proprietà diretta di Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medici), battezzato Project Dream, per 842 milioni di euro. L'operazione, che sarà conclusa entro fine anno, sarà condotta attraverso il fondo European Principal Finance III.

Ben distanziata per dimensioni è l'operazione annunciata a luglio dall'australiana Lendlease insieme al Canada Pension Plan Investment Board (Cpp Investments) che coinvestiranno 400 milioni di euro in un fondo italiano dedicato allo sviluppo della Fase 1 dell'Area del West Gate di Milano Innovation District (Mind). Quest'ultimo, che sorgerà nel sito che ha ospitato Expo 2015, sarà un nuovo importante distretto per la scienza, la conoscenza e l'innovazione. Il progetto è uno sviluppo in partnership pubblico-privata in tandem con Arexpo, la società che ha il compito di valorizzare e sviluppare l'intero sito di Expo 2015 e ha un valore complessivo stimato di 2,5 miliardi di euro. Il tema della rigenerazione urbana è in grande spolvero di questi tempi. Non è un caso infatti che Hope, nuova Sicaf retail fondata da un gruppo di investitori istituzionali, imprenditori e investitori privati, che hanno appoggiato il progetto del ceo Claudio Scardovi, sia nata con l'obiettivo di dedicare ben il 60% degli investimenti ai sistemi urbani e alle smart cities, oltre che agli investimenti di private equity in pmi per il restante 40%.

fch

(END) Dow Jones Newswires

September 13, 2021 02:38 ET (06:38 GMT)