L'inflazione annuale dei servizi business-to-business del Giappone si è mantenuta stabile al 2,1% a febbraio, suggerendo che le aziende hanno continuato a trasferire l'aumento del costo del lavoro grazie alle prospettive di aumenti salariali sostenuti.

L'aumento anno su anno dell'indice dei prezzi alla produzione dei servizi, che misura quanto le aziende si fanno pagare per i servizi, è rimasto invariato rispetto a gennaio, come hanno mostrato martedì i dati della Banca del Giappone (BOJ).

I dati sottolineano l'opinione della BOJ secondo cui l'aumento dei prezzi dei servizi inizierà a sostituire l'inflazione da costi come motore principale dell'aumento dei prezzi, contribuendo a sostenere l'inflazione intorno al suo obiettivo del 2%.

Le oscillazioni dei prezzi dei servizi sono osservate attentamente dalla BOJ come un indicatore chiave per capire se i salari e l'inflazione stanno aumentando di pari passo, il che rappresenta uno dei prerequisiti per l'aumento dei tassi di interesse.

La BOJ ha posto fine a otto anni di tassi d'interesse negativi e ad altri residui della sua politica non ortodossa la scorsa settimana, compiendo un cambiamento storico rispetto a decenni di massicci stimoli monetari che avevano l'obiettivo di rilanciare l'economia e di combattere la deflazione. (Servizio di Leika Kihara, a cura di Shri Navaratnam)