ROMA (Reuters) - Nel 2021 l'export italiano verso i Paesi extra Ue è cresciuto del 16,3%, collocandosi su livelli superiori a quelli del 2019.

Secondo i dati forniti stamani da Istat, lo scorso anno l'aumento dell'import è stato anche più marcato, pari al 27,7%, e si spiega soprattutto con gli incrementi degli acquisti di prodotti energetici e beni intermedi.

Tornando alle esportazioni, alla crescita del 2021 hanno contribuito, "per circa 10 punti percentuali, gli aumenti delle vendite di beni strumentali e beni intermedi".

Guardando al mese di dicembre, il saldo del commercio extra Ue ammonta a 4,737 miliardi di euro da 7,972 miliardi nello stesso mese 2020.

L'istituto di statistica sottolinea che "l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici diminuisce in misura contenuta: da +9.962 milioni per dicembre 2020 a +9.291 milioni per dicembre 2021".

Il mese scorso, l'export è cresciuto su base annua del 12,6% dal +13,4% di novembre, l'import del 45,8% da +37,8%.

Nel periodo ottobre-dicembre, rispetto al trimestre precedente, l'export cresce dello 0,5%; l'aumento è marcato per energia (+29,9%), mentre si registra un calo per i beni strumentali (-7,1%). Nello stesso periodo le importazioni segnano un rialzo congiunturale del 7,8%, cui contribuiscono soprattutto gli incrementi degli acquisti di energia (+23,0%) e di beni di consumo non durevoli (+12,8%).

(Antonella Cinelli, in redazione a Milano Claudia Cristoferi)