ROMA (MF-DJ)--La sorte di Ita Airways è tutta nelle mani di Mario Draghi. Il premier, dopo averci riflettuto a lungo, dovrebbe dare il via libera alla privatizzazione in settimana.

Il presidente del Consiglio, si legge sul Messaggero, vuole mantenere gli impegni presi con Bruxelles che, come noto, ha consentito la nascita di Ita dalle ceneri di Alitalia a patto che poi la nuova compagnia potesse volare da sola, senza aiuti statali.

Da qui, di là di altri cavilli procedurali e del fuoco di sbarramento di alcune frange politiche che non vedono di buon occhio la cessione, la scelta di andare avanti, facendo lo slalom tra gli slogan dei partiti ora impegnati a far campagna elettorale, alcuni dissensi all'interno dello stesso ministero dell'Economia e le spinte che vengono dall'estero a favore di questa o quella cordata: gli Usa a favore di Certares-Air France-Delta e Berlino che tifa per Msc-Lufthansa. Ma per Palazzo Chigi il dado sembra ormai tratto. Non si torna indietro. Visto che il via libera, dopo una serie di verifiche e controlli, rientra negli ampi poteri concessi al premier dimissionario. Al primo Cdm utile sarà disco verde.

Del resto, l'accordo con il tandem Msc-Lufthansa per l'acquisizione rispettivamente del 60% e del 20% (il resto rimane per ora al Tesoro) di Ita sarebbe già nelle cose, con l'offerta scritta nero su bianco sul tavolo del capo del governo. Un documento corposo con le sinergie delineate nel settore cargo e trasporto passeggeri, l'incremento della flotta e delle rotte, le garanzie occupazionali e su Fiumicino, gli equilibri sul fronte della governance con le tutele per l'azionista Tesoro.

liv


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August 01, 2022 02:48 ET (06:48 GMT)