ROMA (MF-DJ)--I tempi stretti richiesti dal governo per chiudere la partita Ita hanno una data cerchiata sul calendario. Entro il 22 agosto le due cordate di Msc con Lufthansa e del fondo Certares assieme a Delta e Air France dovranno presentare le nuove offerte vincolanti. Il premier Mario Draghi lo ha chiarito. Non è sua intenzione lasciare il dossier in mano al governo che uscirà dalle elezioni del prossimo 25 aprile.

Nei prossimi giorni, scrive MF-Milano Finanza, le due cordate dovranno inviare le richieste di chiarimenti avanzate dal governo, in quanto le offerte pervenute non erano del tutto coerenti con i principi di vendita della compagnia fissati dal Dpcm. Due i temi principali, la tipologia dei finanziamenti e la governance, sotto cui rientra anche il peso del Tesoro che terrà il 20% e che nel cda disegnato dalla seconda cordata dovrebbe esprimere due consiglieri e non uno. Sul tavolo anche una questione economica. Le offerte finora presentate prevedono circa 850 milioni per Msc-Lufthansa e 600 milioni per la cordata franco-statunitense. In questo capitolo rientra anche la quota che spetterà allo Stato al momento dell'uscita definitiva. Il tema è già argomento di campagna elettorale. La decisione di Draghi nel ribadire che sarà il governo in carica a sciogliere la riserva è stata una risposta a Giorgia Meloni, che la scorsa settimana si era schierata per il rinvio dell'aggiudicazione a dopo il voto, in contrasto con gli alleati leghisti, convinti dell'offerta di Msc-Lufthansa. Draghi esplicito. D'altronde il premier Mario Draghi in conferenza stampa la scorsa settimana è stato molto chiaro: il dossier della vendita di Ita lo vuole chiudere come tutti gli altri. È da ricordare anche il pressing di Lufthansa sul governo italiano per il dossier Ita Airways. Il ceo del vettore tedesco, Carsten Spohr, la scorsa settimana nel corso della conference call con gli analisti per la presentazione dei risultati del secondo trimestre 2022, parlando della proposta di acquisto di Ita Airways da parte di Lufhtansa e Msc, aveva confermato che - indipendentemente dagli sviluppi politici - Ita ha bisogno di un partner e «noi pensiamo di essere quello giusto», chiarendo che «questo prescinde da quale partito o coalizione governerà il Paese» dopo le elezioni del 25 settembre. Più chiaro di così. E Draghi ha preso la palla al balzo.

Il ceo Spohr ha infatti scritto una lettera al premier per chiedere di «essere veloci», d'intesa con i sindacati, sottolineando che sulla privatizzazione dell'ex Alitalia «la nostra pazienza non è infinita». Gli stessi sindacati di Ita si stanno del resto adoperando per chiedere una soluzione veloce all'attuale esecutivo, perché credono che Ita abbia bisogno di un partner e che Msc e Lufthansa siano quelli adatti. «Una cosa nuova» per Spohr, che i sindacati manifestino per Lufthansa, «ma che conferma quello che diciamo da mesi, cioè che - al di là degli sviluppi politici - Ita ha bisogno di un partner e noi siamo quello giusto», ha ribadito il ceo, osservando inoltre come Lufthansa sul mercato italiano abbia visto «un'estate di successo» migliore anche degli anni passati. «L'Italia è il nostro mercato più importante dopo quello di casa e gli Usa», ha ribadito il capo azienda. E a prescindere dalla decisione su Ita, il management della compagnia tedesca ha deciso di far crescere Air Dolomiti per avere una posizione forte in Italia «in un modo o in un altro, speriamo insieme a Ita o altrimenti con i nostri mezzi». Parole che suonano come un ultimatum per il governo italiano. E che forse, il 22 agosto vedranno l'epilogo, con una scelta di campo definitiva: cordata tedesca o cordata francese.

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0909:20 ago 2022


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August 09, 2022 03:21 ET (07:21 GMT)