Il più grande assicuratore italiano Generali ha detto lunedì di aver licenziato il dirigente veterano Luciano Cirina, che sta sfidando pubblicamente l'attuale Philippe Donnet per il ruolo di amministratore delegato, per presunta violazione del contratto.

Cirina, che era a capo dell'Austria e dei Paesi CEE dell'assicuratore, è stato proposto per il posto di vertice da un investitore leader di Generali in una lotta di potere che sarà sottoposta al voto degli azionisti il 29 aprile.

"La decisione è stata presa a causa di violazioni del suo dovere di lealtà e violazione materiale di altri obblighi personali secondo il suo contratto di lavoro", ha detto Generali in un comunicato.

Non c'è stato un commento immediato da parte di Cirina che ha presentato i piani alternativi del suo campo per l'assicuratore in una conferenza stampa a Milano venerdì, insieme a Claudio Costamagna, il candidato dell'azionista ribelle alla presidenza del gruppo.

I sindacati italiani hanno detto lunedì di essere preoccupati che gli obiettivi di taglio dei costi per Generali proposti dai due uomini potrebbero presentare seri problemi per la sostenibilità dell'occupazione in una compagnia di importanza nazionale.

Francesco Gaetano Caltagirone, che possiede più del 9% di Generali, vuole sostituire il francese Donnet, che è amministratore delegato dal 2016, e installare Cirina al suo posto.

Il consiglio delle Generali ha proposto Donnet per un terzo mandato, con l'appoggio di Mediobanca, il maggiore azionista del gruppo.

RISVEGLIARE IL LEONE

Il team di Caltagirone ha esposto la sua posizione venerdì con un piano soprannominato "Risvegliare il leone", un riferimento al soprannome di Generali "Il leone di Trieste", che figura sul suo logo. Vogliono aumentare la crescita degli utili, tagliare i costi e fare più grandi operazioni di M&A.

Gli sfidanti mirano a portare la crescita degli utili per azione, compresi quelli derivanti dalle acquisizioni, a più del 14% nel periodo 2021-2024. Questo si confronta con l'obiettivo di Generali del 6-8% e renderebbe il gruppo un best-in-class secondo gli analisti. I ribelli vogliono anche ridurre il cost-income ratio al 55% dal 64%.

Le azioni Generali sono salite del 4% al loro livello più alto in più di un decennio lunedì, poiché la battaglia degli azionisti ha alimentato gli acquisti.

Berenberg ha detto in una nota che la vittoria con un margine stretto per l'attuale management sarebbe il risultato migliore per gli investitori, aggiungendo che questo porterebbe a superare l'obiettivo di crescita di Generali del 6-8% dei suoi guadagni per azione.

"Crediamo che la rielezione dell'attuale team di gestione sia il risultato più probabile, dato che questo team ha stabilito un forte track record negli ultimi sei anni", ha aggiunto. (Servizio di Agnieszka Flak; Scritto da Keith Weir; Montaggio di Valentina Za e Alexander Smith)