(Alliance News) - La fiducia dei consumatori italiani è lievemente peggiorata a marzo e lo stesso trend ha interessato quella delle imprese, come reso noto dall'Istat giovedì.

A marzo, l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce da 97,0 a 96,5 mentre l'indicatore

composito del clima di fiducia delle imprese sale da 95,9 a 97,0.

L'evoluzione negativa del clima di opinione dei consumatori sintetizza il deterioramento sia del clima

personale da 95,2 a 94,6 sia di quello corrente da 97,0 a 96,0; il clima economico rimane sostanzialmente stabile, da 102,0 a 101,9, e quello futuro registra un incremento marginale, con l'indice che passa da 97,1 a 97,2.

Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nelle costruzioni e, soprattutto, nel commercio al dettaglio si registrano gli aumenti più consistenti, rispettivamente, da 104,3 a 105,8 e da 100,8 a 104,6; nella manifattura e nei servizi, si stima una crescita più contenuta, con l'indice che sale, nell'ordine, da 87,5 a 88,6 e da 100,2 a 100,7.

Quanto alle componenti degli indici di fiducia dei comparti economici, nella manifattura, tutte le componenti sono in miglioramento; nelle costruzioni giudizi sul livello degli ordini o piani di costruzione sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso si uniscono ad attese sull'occupazione presso l'azienda in deciso aumento.

Passando al comparto dei servizi di mercato, si osserva un aumento di tutte le componenti, a eccezione delle attese sugli ordini, che sono riviste in diminuzione. Con riferimento al commercio al dettaglio, tutte le variabili registrano una dinamica positiva; si segnala che l'indice di fiducia aumenta nella grande distribuzione da 98,6 a 103,8 mentre cala nella distribuzione tradizionale da 109,7 a 108,8.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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