(Alliance News) - Secondo i dati definitivi comunicati dall'Istat martedì, l'indice nazionale dei prezzi al consumo dell'Italia è aumentato dello 0,8% su base annua a giugno, allo stesso ritmo di maggio e aprile.

La stabilità dell'inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa, come precisato dall'Istat: in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei beni alimentari non lavorati, che aumentano dello 0,3% dal 2,2%, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, che passano al 4,0% dal 4,3%, e dei beni durevoli, la cui flessione si amplia dell'1,0% dal meno 0,7%.

Per contro, si attenua ancora la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati che calano del 10% da un calo del 14% e accelerano quelli dei regolamentati, che aumentano del 3,5% dallo 0,7% e dei beni alimentari lavorati che aumentano del 2,0% da un incremento dell'1,8%.

Su base mensile, l'inflazione di giugno è aumentata dello 0,1% dallo 0,2% di maggio.

Nel mese di giugno, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un calo, come anche quella al netto dei soli beni energetici, entrambe all'1,9% dal 2,0%.

L'inflazione acquisita per il 2024 è pari al 0,8% per l'indice generale e all'1,9% per la componente di fondo.

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua dallo 0,8% del mese precedente.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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