Secondo i dati preliminari diffusi oggi da Istat, nel mese osservato l'indice Nic ha evidenziato un calo congiunturale dello 0,1% e un incremento dell'1,8% a perimetro annuo.

Le attese Reuters erano per un +0,2% su mese e un +2,3% su anno, dopo incrementi dello 0,2% e del 5,3% a settembre.

L'istituto di statistica segnala che sul marcato ridimensionamento del tasso tendenziale infuisce l'andamento degli energetici, "a causa dell'effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto".

Ma è determinante anche l'andamento degli alimentari, il cui tasso scende al 6,5%.

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta al 4,2% da 4,6% di settembre, come pure quella al netto dei soli beni energetici, a 4,2% da 4,8%.

I prezzi del cosiddetto carrello della spesa rallentano al 6,3% dall'8,1%, e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto si portano a 5,6% dal 6,6%.

L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a 5,7% per l'indice generale e a 5,1% per la componente di fondo.

Passando all'indice armonizzato Ipca, l'inflazione a ottobre registra incrementi dello 0,2% su mese e dell'1,9% su anno (consensus +0,5%, +2,3%).

Anche in questo caso, il tasso tendenziale è il più basso da luglio 2021.

A settembre l'indice armonizzato era salito dell'1,7% congiunturale e del 5,6% rispetto all'anno prima.

Seguono i dati forniti per l'indice Nic:

Ott Set Ago

Variazione mensile -0,1 0,2 0,3

Variazione annua 1,8 5,3 5,4

Indice (base 2015=100) 120,2 120,3 120,1

Dati forniti per l'indice Ipca:

Ott Set Ago

Variazione mensile 0,2 1,7 0,2

Variazione annua 1,9 5,6 5,5

Indice (base 2015=100) 122,3 122,1 120,1

Di seguito il dettaglio per settore fornito da Istat per il Nic (variazioni percentuali):

SETTORE M/M A/A

Prodotti alimentari 0,1 6,5

Bevande alcoliche e tabacchi -0,1 3,1

Abbigliamento e calzature 0,3 2,4

Abitazione, acqua, elettricità 0,3 -17,6

Mobili, servizi e beni per la casa 0,0 4,3

Servizi sanitari 0,2 1,9

Trasporti -0,3 5,2

Comunicazioni -0,9 -0,5

Ricreazione -0,6 3,4

Istruzione 0,7 1,8

Servizi ricettivi e ristorazione -1,0 6,2

Altri beni e servizi 0,2 3,9

(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)