(Alliance News) - I prezzi alla produzione in Italia hanno registrato un ulteriore calo annuale a maggio ma si sono ripresi su base mensile, come reso noto dall'Istat giovedì.

I prezzi alla produzione sono diminuiti del 3,5% su base annua a maggio dopo essere calati dell'1,4% ad aprile, con quest'ultimo dato rivisto dall'iniziale decremento del 5,9%.

Su base mensile, invece, i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,3% dopo essere scesi dello 0,7% ad aprile, rivisto rispetto all'iniziale calo dello 0,9%.

Come spiega l'Istat, sul mercato interno, i prezzi crescono dello 0,3% rispetto ad aprile e flettono del 4,9% su base annua. Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un aumento congiunturale dello 0,2% e una flessione tendenziale dell'1,4%.

Sul mercato estero, i prezzi crescono dello 0,3% in termini congiunturali e diminuiscono dello 0,8% su base tendenziale.

Fra le attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie riguardano i settori prodotti chimici, metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, coke e prodotti petroliferi raffinati e industria del legno, della carta e stampa. Gli incrementi su base annua più elevati si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati e prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, sul mercato interno, e per mezzi di trasporto nell'area non euro. Sul mercato interno, la flessione tendenziale dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas è ancora ampia ma in ulteriore e decisa attenuazione.

I prezzi alla produzione delle costruzioni per edifici residenziali e non residenziali crescono dello 0,1% su base mensile e diminuiscono dell'1,5% su base annua; quelli di strade e ferrovie sono stazionari su base mensile e flettono dell'1,4% in termini tendenziali.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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