ROMA (awp/ats/ans) - Il prezzo del pecorino vola in Italia, con aumenti percentuali a due cifre che lo portano a superare anche quello del parmigiano reggiano.

La forbice, aperta alla produzione nei primi mesi del 2023, è visibile oggi non solo nei listini all'origine ma a cascata anche nei supermercati. Secondo i dati Ismea (ente d'informazione sull'agricoltura), il prezzo alla produzione è arrivato a superare i 14 euro al chilo, contro i 12 euro del parmigiano stagionato 24 mesi. In un anno l'aumento per il primo è stato del 30%, mentre per il secondo si è registrato invece un calo del 2%. Al dettaglio i prezzi del formaggio di pecora sono arrivati a sfiorare anche i 30 euro al chilo, con il parmigiano che invece si attesta sui 25 euro.

Quella che per i consumatori è decisamente una brutta notizia si traduce però in una manna per i pastori sardi, negli ultimi anni in estrema difficoltà per il calo del prezzo del latte, ora di nuovo in forte ripresa. "Con il prezzo del pecorino romano Dop a 14,20 euro al chilo, sicuramente il prezzo del latte raggiungerà nel sistema delle cooperative le quotazioni di 1,90/2,00 euro al litro, un prezzo che riteniamo soddisfacente e dignitoso", afferma Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli di Sassari, citato dall'agenzia Ansa. "Vedere la valutazione a 14,20 euro, che significa ben 3 euro al chilo superiore al parmigiano reggiano stagionato a 24 mesi, sembra quasi un sogno".