Lo scrive nella "Congiuntura flash" di dicembre il Centro studi di Confindustria, che parla di "un sentiero scivoloso di risalita".

"Nel 4° trimestre si conferma una frenata dell'economia italiana: preoccupano la scarsità di commodity, i prezzi alti dell'energia, i margini erosi, l'aumento dei contagi", si legge nel report.

Il Csc spiega che lo scenario per la manifattura sarebbe favorevole ma "l'impennata abnorme del prezzo europeo del gas e, quindi, dell'elettricità in Italia (+572% a dicembre sul pre-crisi), se persistente, mette a rischio l'attività nei settori energivori. Anche perché si somma alla scarsità e ai rincari di vari input produttivi".

Per i servizi i rischi vengono dalla nuova ondata di contagi, "che tiene alta l'incertezza e la prudenza delle famiglie, anche se finora le limitazioni restano moderate".

Per quanto riguarda i consumi, l'attesa risalita rischia di subire una frenata col balzo dei prezzi dell'energia che riduce il potere d'acquisto.

Il Csc prevede poi un "rilascio graduale dell'extra-risparmio liquido finora accumulato" dalle famiglie durante la crisi: "Perciò ben dentro il 2022 i consumi dovrebbero restare ancora sotto il livello pre-crisi".

(Antonella Cinelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)