Rispetto alle stime di novembre, l'attesa sul Pil 2022 passa da 3,6% a 3,8%, quella sul 2024 da 1,2% a 1,4%, mezzo punto pieno al di sotto dell'1,9% indicato dalla Nadef del 7 novembre.

Upb, organismo indipendente con il compito di svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del governo e valutare il rispetto delle norme nazionali ed europee, prevede inoltre un graduale rientro dell'inflazione grazie al calo della tensione sul mercato della materie prime.

La nota trimestrale dedicata alla congiuntura parla inoltre di una dinamica salariale che resta moderata e di un'occupazione che si rafforza, di 0,5% quest'anno e di 1% il prossimo.

Quanto infine all'inflazione, la dinamica dei prezzi rimane tuttavia più sostenuta rispetto alla crescita dei redditi da lavoro dipendente, causando una perdita rilevante di potere d'acquisto.

(Alessia Pé, editing Stefano Bernabei)