Le azioni dell'azienda del Michigan sono salite del 2,4% nel trading premercato.
I costi del trasporto e degli ingredienti come il grano, il mais e gli oli commestibili sono aumentati nell'ultimo anno a causa delle interruzioni della catena di rifornimento globale dovute alla pandemia, costringendo l'industria degli alimenti confezionati ad aumentare i prezzi dei prodotti per attutire il colpo ai loro margini di profitto.
Finora la domanda si è mantenuta più forte del previsto, ma gli analisti avvertono che la domanda, specialmente per i cereali più costosi prodotti da Kellogg, potrebbe rallentare più avanti nell'anno dato che l'inflazione rampante non mostra segni di raffreddamento.
Le vendite di cereali Kellogg in Nord America sono scese del 10,3% nel primo trimestre, e l'azienda ha dato la colpa a uno sciopero di quasi tre mesi iniziato a ottobre nei suoi stabilimenti statunitensi, che producono Froot Loops, Corn Flakes e altre marche di cereali.
Un piccolo incendio in uno degli stabilimenti all'inizio di dicembre ha ulteriormente limitato le forniture, ha detto l'azienda.
L'azienda ha detto che si aspetta che le vendite organiche dell'anno fiscale 2022 aumentino del 4%, rispetto alla sua precedente previsione di un aumento del 3% circa.
Le vendite nette sono aumentate del 2,4% a 3,67 miliardi di dollari nel primo trimestre terminato il 2 aprile. Gli analisti in media si aspettavano vendite per 3,59 miliardi di dollari, secondo i dati Refinitiv IBES.
Nonostante le vendite migliori del previsto, Kellogg ha mantenuto la sua previsione di crescita degli utili per azione aggiustati per il 2022 invariata all'1% - 2%, tenendo conto dell'impennata dei costi e dell'impatto della crisi Russia-Ucraina.
