La nazione dell'Africa orientale ha scoperto riserve commerciali di petrolio quasi due decenni fa, ma la produzione è stata ripetutamente ritardata dalla mancanza di infrastrutture come un oleodotto.

"Oggi segniamo un'altra pietra miliare e ci avviciniamo di un passo al primo petrolio con l'avvio della perforazione dei pozzi di sviluppo e produzione per i campi petroliferi Kingfisher", ha dichiarato su Twitter la Petroleum Authority of Uganda (PAU), gestita dal Governo.

La PAU, che regola il settore petrolifero, ha detto che il Presidente Yoweri Museveni avrebbe officiato "il lancio della campagna di trivellazione" in un sito nell'area del progetto Kingfisher, una delle due aree di sviluppo petrolifero commerciale del Paese.

Kingfisher, situata vicino al versante meridionale del Lago Alberto, nell'ovest del Paese, è gestita dalla cinese CNOOC. La seconda area di progetto dell'Uganda, Tilenga, situata a nord del Lago Alberto, a cavallo del fiume Nilo, è gestita dalla francese TotalEnergies.

Le due aziende sono co-proprietarie di tutti i giacimenti petroliferi esistenti in Uganda, insieme alla compagnia petrolifera nazionale ugandese (UNOC), gestita dallo Stato.

Al picco, l'Uganda prevede di produrre circa 230.000 barili di greggio al giorno.

L'impianto di perforazione che sarà lanciato martedì, sarà utilizzato per perforare un totale di 31 pozzi a Kingfisher, mentre tre impianti di perforazione che saranno impiegati successivamente nell'area del progetto Tilenga perforeranno un totale di 426 pozzi di produzione, secondo il Ministero dell'Energia e dello Sviluppo Minerario.

Le riserve di greggio dell'Uganda sono stimate in 6,5 miliardi di barili, di cui 1,4 miliardi sono recuperabili.

Il Paese esporterà il suo greggio attraverso un oleodotto riscaldato elettricamente di 1443 chilomteri dai giacimenti petroliferi al vicino porto marittimo di Tanga, nell'Oceano Indiano, in Tanzania.