L'oro è sceso lunedì dopo aver ottenuto un guadagno limitato dello 0,1% la scorsa settimana, mentre gli investitori valutavano l'avvertimento dei funzionari della Federal Reserve di ulteriori rialzi dei tassi d'interesse, in vista di un indicatore dell'inflazione al consumo previsto per la fine di questa settimana.

L'oro spot era in calo dello 0,1% a $1.923,33 l'oncia alle 0400 GMT, mentre i futures sull'oro degli Stati Uniti sono scesi dello 0,1% a $1.942,90.

Il calo delle partecipazioni nei fondi negoziati in borsa (ETF) sull'oro a livello globale dimostra che la domanda di investimenti rimane scarsa, ha dichiarato Praveen Singh, vicepresidente associato di Sharekhan, aggiungendo che l'aumento dei rendimenti metterà sotto pressione il metallo prezioso.

SPDR Gold Trust, l'ETF più grande al mondo che si appoggia all'oro, ha dichiarato che le sue partecipazioni sono scese venerdì al livello più basso dal gennaio 2020.

I funzionari della Fed hanno messo in guardia venerdì da ulteriori rialzi dei tassi, anche dopo aver votato per mantenere il tasso di riferimento fermo la scorsa settimana, con tre responsabili politici che hanno dichiarato di rimanere incerti sul fatto che la battaglia per l'inflazione sia finita.

I tassi d'interesse più elevati scoraggiano gli acquisti di lingotti non paganti, che hanno un prezzo in dollari.

Il dollaro ha oscillato intorno ai massimi di oltre sei mesi, mentre i rendimenti di riferimento del Tesoro a 10 anni erano vicini ai massimi di 16 anni.

L'attività imprenditoriale degli Stati Uniti ha registrato poche variazioni a settembre, secondo un sondaggio pubblicato venerdì, mentre un sondaggio separato ha mostrato che l'economia della zona euro probabilmente si contrarrà in questo trimestre e non tornerà presto alla crescita.

La Banca del Giappone ha mantenuto i tassi di interesse ultra bassi venerdì e si è impegnata a portare l'inflazione in modo sostenibile al suo obiettivo del 2%.

Gli investitori attendono l'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali (PCE), l'indicatore dell'inflazione preferito dalla Fed, che sarà pubblicato il 29 settembre, mentre si terranno d'occhio anche gli eventi a Washington, dove i legislatori statunitensi stanno contrattando una legge sulla spesa con una scadenza al 30 settembre per evitare un potenziale blocco del governo.

L'argento spot è sceso dello 0,2 per cento a 23,49 dollari l'oncia, il platino ha perso lo 0,3 per cento a 923,28 dollari e il palladio si è stabilizzato a 1.249,24 dollari. (Servizio di Deep Vakil a Bengaluru; Redazione di Rashmi Aich e Janane Venkatraman)