La Banca Mondiale sta discutendo un potenziale prestito di 1 miliardo di dollari al governo del Sudafrica per aiutarlo a riformare il suo settore energetico, ha dichiarato un funzionario della banca a Reuters, mentre il Paese cerca di superare i tagli record di energia elettrica che hanno paralizzato l'economia.

Il prestito, che verrebbe erogato direttamente al governo piuttosto che all'azienda statale Eskom, è "in discussione", ha detto il direttore nazionale della Banca Mondiale per il Sudafrica Marie Francoise Marie-Nelly in un'intervista in occasione degli incontri annuali della banca a Marrakech, in Marocco.

"Arriverà molto presto", ha aggiunto, rifiutandosi di specificare un calendario.

Il Sudafrica sta affrontando la peggiore crisi energetica di sempre, con le vecchie centrali a carbone di Eskom che spesso si rompono. Le continue interruzioni di corrente hanno frenato la crescita economica, alimentando al contempo gli investimenti privati nelle energie rinnovabili.

"Si tratta di un prestito per lo sviluppo delle politiche che sostiene le riforme critiche", ha detto Marie-Nelly a proposito del potenziale finanziamento della Banca Mondiale. "C'è un'attenzione particolare per la trasmissione, perché è un ostacolo in termini di nuove (capacità) che saranno costruite principalmente dal settore privato".

A febbraio, il Governo sudafricano ha accettato di farsi carico di oltre 254 miliardi di rand (13,4 miliardi di dollari) del debito di Eskom attraverso uno schema di riduzione del debito, soggetto a condizioni.

La condizione principale era che l'azienda elettrica non avrebbe potuto assumere alcun nuovo debito per tre anni, a meno che non fosse espressamente approvato dal Ministro delle Finanze del Paese.

Nel 2019, il Governo si è impegnato a dividere Eskom in tre filiali: trasmissione, generazione e distribuzione. Ad agosto, Eskom ha dichiarato che il suo ramo di trasmissione non sarà operativo prima del 2025.

Il prestito della Banca Mondiale sosterrà anche il Sudafrica nel realizzare una "giusta transizione" dal carbone, per garantire che le persone vulnerabili non soffrano di conseguenza, ha detto Marie-Nelly.

Ha aggiunto che il Governo "sta esaminando anche l'agenda climatica più ampia, compresa la tassa sul carbonio".

(1 dollaro = 18,9804 rand) (Servizio di Rachel Savage e Jorgelina do Rosario Redazione di Kopano Gumbi e Mark Potter)