La cifra è stata inferiore ai 12,63 miliardi di franchi spesi dalla BNS tra ottobre e dicembre, ma superiore ai 296 milioni di franchi spesi nel primo trimestre del 2021.

Il franco svizzero è salito brevemente sopra la parità rispetto all'euro all'inizio del 2022, quando il riemergere della COVID-19 in Cina e la guerra in Ucraina hanno spinto gli investitori a cercare rifugi sicuri.

Gli acquisti di valuta estera sono stati per anni una pietra miliare della politica della BNS per rallentare l'apprezzamento del franco, il cui valore elevato ha reso la vita difficile agli esportatori svizzeri, rendendo i loro prodotti più costosi all'estero.

Ma questo mese la BNS ha dichiarato che il franco, nonostante la sua elevata valutazione nominale, non è più molto apprezzato a causa dell'aumento dell'inflazione in altri Paesi.

La BNS ha spostato la sua attenzione sull'aumento dei tassi di interesse, aumentando il suo tasso di riferimento per la prima volta in 15 anni, per combattere la crescente inflazione in Svizzera.

Giovedì l'euro era scambiato a circa 0,9970 franchi.

Gli analisti hanno detto che la BNS sembra accettare il valore più alto del franco e si sta trattenendo dall'intervenire al momento.

Tuttavia, la BNS ha avvertito che potrebbe essere attiva nel mercato valutario, affermando questo mese che interverrebbe per controllare un "apprezzamento eccessivo" del franco e prenderebbe anche in considerazione la vendita di valuta estera se il franco si indebolisse.

(1 dollaro = 0,9557 franchi svizzeri)