La Lega, partito di destra, ha dichiarato giovedì di voler cambiare la legge e rimuovere la bandiera dell'Unione Europea dagli uffici pubblici, cercando di rafforzare le sue credenziali euroscettiche in vista delle elezioni parlamentari del mese prossimo.

Il leader della Lega Matteo Salvini, le cui fortune elettorali sono diminuite negli ultimi anni, ha rispolverato una piattaforma radicale per attirare gli elettori euroscettici e aumentare il sostegno al suo partito, che fa parte della coalizione del Primo Ministro Giorgia Meloni.

Il senatore Claudio Borghi - un convinto euroscettico e candidato alle elezioni europee - ha detto che solo la bandiera nazionale italiana dovrebbe essere esposta davanti agli uffici, insieme a striscioni che rappresentano le regioni.

Borghi ha detto che presenterà una proposta di legge per rovesciare una legge del 1998 che impone di esporre la bandiera dell'Unione Europea negli uffici pubblici italiani, definendola un'assurdità.

La Lega fa parte del gruppo di destra radicale Identità e Democrazia (ID) al Parlamento europeo, che comprende il Rassemblement National (RN) della Francia, il Partito della Libertà (FPO) dell'Austria e il partito Alternativa per la Germania (AfD).

L'ID è attualmente il sesto gruppo più numeroso nell'assemblea dell'UE, ma gli ultimi sondaggi lo collocano in quarta posizione, leggermente dietro ai liberali, con l'RN che dovrebbe ottenere guadagni particolarmente forti in Francia.

La Lega - che ha ottenuto il 34% dei voti alle ultime elezioni europee del 2019 - ora si attesta intorno al 9%, con il partito Fratelli d'Italia della Meloni che è il gruppo più popolare in Italia con il 27% - sostituendolo come forza leader della destra italiana.

Nell'ambito di un tentativo di risollevare le sorti del partito, Salvini ha proposto come candidato Roberto Vannacci, un generale dell'esercito che lo scorso anno ha scatenato l'indignazione pubblicando un libro che denigrava la comunità LGBTQ, i migranti, le minoranze e le femministe.