La sterlina, considerata una valuta più rischiosa, è stata sotto pressione poiché gli investitori erano nervosi per il potenziale di un conflitto militare in Ucraina.

La Russia ha detto martedì che stava guardando con grande preoccupazione dopo che gli Stati Uniti hanno messo in allerta 8.500 truppe per essere pronti a schierarsi in Europa in caso di un'escalation nella crisi ucraina.

"Il dollaro statunitense è un rifugio sicuro che suggerisce che il cable probabilmente scivolerà su qualsiasi ulteriore aumento delle tensioni", ha detto Jane Foley, responsabile della strategia FX di Rabobank Londra.

Inoltre, i mercati guardano una riunione della Fed che termina mercoledì e che potrebbe segnalare la rimozione del suo vasto programma di stimolo. Il nervosismo ha fatto salire il dollaro contro un paniere di valute.

La sterlina era piatta contro il biglietto verde a 1,3483 dollari alle 1600 GMT, dopo aver toccato il livello più basso dal 3 gennaio di 1,3436 dollari.

Contro un euro che si sta indebolendo, la sterlina è salita dello 0,4% a 83,61 pence, dopo essere scivolata al livello più basso di quest'anno lunedì contro la moneta unica.

Foley di Rabobank ha anche detto che l'aumento del costo della vita potrebbe costringere gli investitori a ridimensionare alcune delle loro scommesse di aumento dei tassi d'interesse della Banca d'Inghilterra per il 2022.

I mercati stanno prezzando un aumento dei tassi d'interesse della BoE a febbraio, dopo un aumento a sorpresa a dicembre di 15 punti base, allo 0,25%.

"Anche se pensiamo che la Banca rialzerà ancora i tassi a febbraio, a nostro avviso la Banca potrebbe non essere in grado di rialzare ancora quest'anno, visto l'impatto sulla domanda del calo dei salari reali", ha detto Foley.

"Se il mercato fa marcia indietro sulle aspettative dei tassi d'interesse, la sterlina potrebbe rimanere esposta", ha detto.

I trader hanno anche detto che stavano monitorando i crescenti rischi politici in Gran Bretagna, dato che la polizia ha aperto un'indagine su possibili violazioni del blocco COVID-19 nell'ufficio e nella residenza di Boris Johnson a Downing Street, l'ultimo colpo per un primo ministro che sta affrontando crescenti richieste di dimissioni.

GRAFICO - Cavo 25 gennaio