Le Filippine hanno esteso la loro politica di zero tariffe sui veicoli elettrici e sulle parti di ricambio fino al 2028, nel tentativo di allontanare il Paese dai combustibili fossili e di stimolare il mercato dei veicoli elettrici, ha dichiarato giovedì un comitato economico governativo.

Il comitato presieduto dal Presidente Ferdinand Marcos Jr. ha anche ampliato il campo di applicazione delle aliquote fiscali preferenziali, includendo i veicoli elettrici ibridi, le e-motoriciclette e le e-biciclette.

Marcos ha approvato per la prima volta nel gennaio 2023 il taglio della tariffa della nazione più favorita sui veicoli elettrici come automobili, furgoni e autobus, portandola allo 0%. In precedenza, i dazi all'importazione variavano dal 5% al 30%.

Il leader filippino, il cui mandato scade nel 2028, ha fatto delle energie rinnovabili e della lotta al cambiamento climatico un punto centrale della sua agenda politica, promuovendo alternative più pulite ai combustibili fossili in un Paese che è uno dei più vulnerabili agli eventi meteorologici estremi.

Le Filippine mirano ad una riduzione del 75% delle emissioni di gas serra entro il 2030, in base agli impegni assunti con l'Accordo di Parigi.

Incoraggiando i consumatori ad adottare i veicoli elettrici, promuoviamo un'alternativa di trasporto più pulita, più resiliente e più rispettosa dell'ambiente", ha dichiarato il Segretario alla Pianificazione Economica Arsenio Balisacan.

Le tariffe saranno riviste annualmente per garantirne l'impatto sul mercato dei veicoli elettrici nel Paese.

Il settore automobilistico delle Filippine si affida principalmente al carburante importato. Inoltre, acquista petrolio e carbone all'estero per le sue esigenze di generazione energetica, rendendolo vulnerabile alla volatilità dei prezzi.