Lo yuan cinese è rimasto vicino ai minimi di sette mesi mercoledì, mentre i trader attendevano con cautela il rapporto sull'inflazione degli Stati Uniti e la decisione della Federal Reserve, che avrebbe stabilito il corso dei tassi d'interesse a breve termine.

Prima dell'apertura del mercato, la People's Bank of China ha fissato il tasso medio, attorno al quale lo yuan è autorizzato a scambiare in una banda del 2%, a 7,1133 per dollaro USA, leggermente più solido rispetto al precedente valore di 7,1135.

"Non ci sono molte fluttuazioni infragiornaliere ora, e stiamo tutti osservando il tasso medio", ha detto un trader di una banca estera.

Nel mercato spot, lo yuan onshore ha aperto a 7,2520 per dollaro e a mezzogiorno stava scambiando a 7,2536, con poche variazioni rispetto alla chiusura della sessione precedente.

Il dollaro si è stabilizzato mercoledì dopo aver toccato un massimo di quattro settimane contro le valute simili durante la notte, mentre gli operatori di mercato attendevano i dati chiave sull'inflazione degli Stati Uniti e le proiezioni aggiornate sui tassi d'interesse della Federal Reserve, previste nel corso della giornata.

Il dollaro americano è rimbalzato dopo che il rapporto sui posti di lavoro di venerdì, più forte del previsto, ha sollevato la prospettiva che l'inflazione rimanga appiccicosa, rendendo la banca centrale statunitense meno propensa a tagliare i tassi nei prossimi mesi.

Lo yuan è stato poco mosso dopo che i dati hanno mostrato che l'inflazione al consumo della Cina è rimasta stabile a maggio, mentre il calo dei prezzi alla produzione si è attenuato. La tendenza di fondo suggerisce che Pechino dovrà fare di più per sostenere la debole domanda interna e una ripresa economica non uniforme.

"La pressione disinflazionistica dovrebbe pesare sui consumi interni", ha dichiarato Ken Cheung, direttore della strategia FX di Mizuho Securities. "Sono necessarie misure di stimolo più coraggiose per sostenere contemporaneamente l'inflazione, i consumi e il mercato del lavoro, insieme alla ripresa del mercato immobiliare".

I trader hanno assunto un atteggiamento cauto anche dopo che Bloomberg News ha riferito martedì che l'amministrazione Biden sta valutando ulteriori restrizioni all'accesso della Cina alla tecnologia dei chip utilizzata per l'intelligenza artificiale, citando persone che hanno familiarità con la questione.

"A questo punto, non è ancora chiaro quando verrà presa la decisione finale, ma siamo consapevoli che l'aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, in vista della stagione elettorale, può essere un fattore negativo che porta a un rialzo dell'USDCNH (il dollaro contro lo yuan offshore)", ha dichiarato Maybank in una nota.

L'indice globale del dollaro è rimasto stabile intorno a 105,3. Lo yuan offshore era scambiato a 7,2685 per dollaro. (Redazione di Shanghai Newsroom a cura di Shri Navaratnam)