MILANO (MF-DJ)--Il Consiglio dell'Unione europea ha modificato il suo regime di sanzioni in considerazione della situazione in Mali, stabilendo nuovi criteri che consentiranno all'Ue di imporre autonomamente misure restrittive nei confronti di persone ed entità responsabili di minacciare la pace, la sicurezza o la stabilità del Mali o di ostacolare l'attuazione della sua transizione politica. Finora l'Ue è stata in grado di recepire nella legislazione dell'Ue solo le sanzioni decise dalle Nazioni Unite.

La decisione odierna, spiega una nota, fa seguito all'accordo raggiunto dal Consiglio Affari esteri il 15 novembre scorso per istituire un quadro dedicato alle misure restrittive nei confronti del Mali, a sostegno della decisione adottata il 7 novembre dalla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) di imporre sanzioni a tutte le autorità di transizione del Mali e alle altre istituzioni di transizione.

Le misure restrittive dell'Ue consisteranno in un divieto di viaggio per le persone fisiche e nel congelamento dei capitali appartenenti sia alle persone fisiche che alle entità. Inoltre, alle persone ed entità nell'Ue sarà vietato mettere fondi a disposizione delle persone nell'elenco, direttamente o indirettamente. La decisione odierna si limita a istituire il nuovo quadro per misure autonome dell'Ue; in questa fase non sono elencati individui o entità, in linea con l'approccio graduale dell'Ue.

L'Ue continua a stare al fianco del popolo del Sahel e ribadisce il suo pieno impegno a rispettare rigorosamente lo Stato di diritto, i diritti umani e il diritto internazionale umanitario in Mali.

Il 24 e 25 maggio il Consiglio europeo ha adottato conclusioni in cui ha condannato fermamente il colpo di Stato avvenuto in Mali il 24 maggio con la detenzione del presidente di transizione del Paese e del primo ministro e ha dichiarato che l'Ue era pronta a prendere in considerazione misure mirate contro i leader politici e militari che hanno ostacolato la transizione maliana.

Il 29 giugno il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 2584 (2021), in cui ha condannato ulteriormente gli eventi del 24 maggio e ha invitato tutte le parti interessate in Mali a facilitare la piena realizzazione della transizione politica e il passaggio del potere alle autorità civili elette entro il periodo di transizione di 18 mesi. Ha inoltre invitato il Governo di transizione del Mali a tenere elezioni presidenziali e legislative libere ed eque, previste per il 27 febbraio 2022, insieme a elezioni regionali e locali e a un referendum costituzionale, se del caso, entro tale lasso di tempo di 18 mesi.

Il 7 novembre l'Ecowas ha dichiarato di deplorare vivamente la mancanza di progressi compiuti nei preparativi per le elezioni, ha deciso di imporre sanzioni con effetto immediato contro individui e gruppi identificati, comprese tutte le autorità di transizione e le altre istituzioni di transizione, e ha invitato i partner internazionali ad approvare e sostenere l'attuazione delle sanzioni.

cos

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December 13, 2021 05:27 ET (10:27 GMT)