ROMA (Reuters) - Il risultato delle elezioni europee non è sufficiente per disegnare un cambio di passo nella fase di nomine dei vertici Ue, nonostante il gruppo dei Conservatori sia appena diventato la terza forza politica nel Parlamento europeo.

Lo ha detto oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervistata in occasione dei 50 anni de Il Giornale.

"Le elezioni in Europa hanno dato un segnale di diversificazione non sufficiente a modificare completamente il quadro", ha detto Meloni, aggiungendo che "al momento c'è un tentativo di accordo tra socialisti, popolari e liberali" per individuare chi ricoprirà gli incarichi apicali nelle istituzioni europee.

Tuttavia, per Meloni il baricentro del nuovo Parlamento europeo si è spostato verso destra, e in quella sede potrà esserci un cambiamento "sulle materie, sulle priorità, sul modo di leggere alcune politiche".

A questo spostamento a destra ha contribuito il risultato dei Conservatori e riformisti europei, che "è diventato il terzo gruppo per numero di parlamentari in Europa" dietro a popolari e socialisti, ha annunciato Meloni, che è anche presidente del partito dei Conservatori europei.

"Comunque vada", ha detto Meloni, "tutti sanno qual è il ruolo che spetta all'Italia ... che oggi ha tra le grandi nazioni europee il governo più solido di tutti. È un ruolo di massimo rango che io intendo rivendicare".

(Matteo Negri, editing Francesca Piscioneri)