MILANO (MF-DJ)--"L'obiettivo ambizioso che ci siamo dati è puntare ad almeno il 25% di superficie agricola bio nella Ue, una Pac più verde con un quarto del bilancio dedicato agli aiuti diretti dedicato agli ecoschemi".

È quanto afferma Paolo De Castro Europarlamentare e Coordinatore S&D alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo in occasione dell'evento di Sana BolognaFiere curato da Nomisma "Aspettando Rivoluzione Bio | Il Biologico nel nuovo Piano Strategico Nazionale della nuova PAC fra ecoschemi e Psr regionali. Per la transizione ecologica dell'agricoltura italiana", appuntamento in preparazione alle giornate di Rivoluzione Bio 2021 a Sana (9-12 settembre 2021).

"Aspettando Rivoluzione Bio" ha inteso definire il ruolo e posizionamento degli interventi di sostegno all'agricoltura biologica nel periodo di programmazione 2023-2027. I lavori si sono aperti con l'intervento di Domenico Lunghi, direttore Business Unit Private Label, Food&Pet Industry di BolognaFiere e dall'Onorevole Paolo De Casto. Il key note speech sul tema "Agricoltura biologica e nuova Pac: il ventaglio degli strumenti" è stato tenuto da Angelo Frascarelli, Docente di Politica Agroalimentare Università degli Studi di Perugia.

A seguire la tavola rotonda - moderata dal Professor Frascarelli - ha visto come discussant la Presidente di Federbio Maria Grazia Mammuccini, l'Assessore all'Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi, Roberto Romano - Presidente Aiab e Camillo Zaccarini Bonelli della Direzione Strumenti per la Gestione del Rischio Ismea.

Le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario di Stato per le Politiche agricole, alimentari e forestali Senatore Francesco Battistoni.

Nel corso del suo intervento introduttivo l'Onorevole Paolo De Castro ha evidenziato come: "Dopo 3 anni di faticoso negoziato, il Consiglio Ue ha trovato un importante accordo, con il favore di tutti i Ministri dell'Agricoltura degli Stati Membri: piena conferma delle direttrici della strategia Farm to Fork presentata dalla Commissione, una agricoltura più sostenibile, più attenta alle risorse naturali, con meno chimica". Ecco quindi - come già ricordato "l'obiettivo ambizioso di puntare ad almeno il 25% di superficie agricola bio nella Ue, una PAC più verde con un quarto del bilancio dedicato agli aiuti diretti dedicato agli ecoschemi. Ora il ruolo degli Stati Membri è cruciale". Per De Castro: "Il Biologico è uno dei punti di forza su cui l'Europa sta puntando: l'Italia è leader a livello mondiale e l'obiettivo del 25% delle superfici è una ambizione possibile, essendo oggi già vicini ad una incidenza del 16%. Il Piano Strategico di Azione deve approfittare della vocazione biologica italiana per fare sempre più bio in Italia e limitare le importazioni di bio non comunitarie".

"Dalle analisi svolte da Ismea-Rrn il target posto dalla Strategia Farm to Fork di almeno il 25% della SAU nel 2030 è un traguardo sfidante ma raggiungibile nella definizione del Piano strategico della nuova PAC adottando il giusto mix fra interventi del I e del II pilastro e il giusto livello di appetibilità finanziaria dei pagamenti di eventuali Ecoschemi biologici." ha affermato Camillo Zaccarini Bonelli, Direzione Strumenti per la Gestione del Rischio Ismea "È inoltre importante rimarcare che tale obiettivo di incremento del biologico può rappresentare il traino principale non solo per accompagnare l'aumento della domanda e lo sviluppo economico del settore ma anche il raggiungimento di altri importanti obiettivi ambientali assegnati dal Green Deal, come ad esempio la riduzione dei fertilizzanti di sintesi del 20% o la riduzione dei prodotti fitosanitari molto tossici del 50% nel 2030".

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2319:19 lug 2021

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