Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da Kevin Buckland

Un'attesa nervosa ha attanagliato i mercati mentre Israele si prepara a far entrare le truppe a Gaza e le preoccupazioni aumentano per il rischio che il conflitto con Hamas si estenda oltre i confini. L'Iran, in particolare, ha avvertito di un'escalation regionale se gli attacchi ai palestinesi dovessero continuare.

Il sentimento è stato fragile in Asia, con il Nikkei giapponese in ribasso del 2% e altri benchmark azionari in rosso, lasciando intendere ulteriori ribassi in Europa dopo il selloff dell'1% di venerdì nello STOXX 600 paneuropeo.

Il greggio Brent è rimasto saldamente al di sopra dei 90 dollari al barile lunedì, anche se si è attenuato rispetto al massimo di una settimana e mezza raggiunto all'inizio della sessione.

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken era sul posto in Medio Oriente e il Presidente Joe Biden al telefono per aiutare a calmare le tensioni.

Le valute, tuttavia, sono rimaste per lo più calme, con la vistosa eccezione dello shekel israeliano, che è crollato ai minimi da oltre otto anni.

La recente impennata dei prezzi del petrolio dimostra quanto possano essere interconnessi i mercati globali, alimentando le preoccupazioni sull'inflazione in vista delle riunioni delle prossime settimane delle maggiori banche centrali del mondo. I responsabili politici stanno già convergendo in un coro di tassi più alti più a lungo.

La prossima decisione della BCE è prevista per il 26 ottobre, e c'è molto spazio per un prezzo di mercato più falco sui tassi di interesse, dal momento che gli investitori si erano convinti che i rialzi erano finiti e che il primo taglio dei tassi sarebbe arrivato entro la metà del prossimo anno.

I relatori della BCE saranno presenti in massa questa settimana, compreso il Governatore della Banca di Spagna Pablo Hernández de Cos lunedì, quando la zona euro rilascerà anche i dati commerciali.

Sarà una settimana intensa anche per la retorica della BoE, a cominciare dal capo economista della banca centrale, Huw Pill, lunedì. Ci sono molti dati britannici importanti, con i prezzi delle case nel corso della giornata, i dati sull'occupazione e sui salari martedì e l'IPC mercoledì.

L'autorità monetaria britannica annuncia la politica il 2 novembre, un giorno dopo la Federal Reserve statunitense.

Il discorso del Presidente della Fed Jerome Powell all'Economic Club di New York questo giovedì, poco prima dell'inizio del periodo di blackout della banca centrale, è probabilmente il discorso della banca centrale più atteso della settimana.

Gli Stati Uniti hanno anche i dati sulle vendite al dettaglio martedì, oltre a ulteriori guadagni bancari, tra cui Goldman Sachs lo stesso giorno e Morgan Stanley mercoledì.

Anche Tesla e Netflix presenteranno un rapporto mercoledì.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

-Bilancia commerciale dell'area euro (agosto)

-Prezzi delle case nel Regno Unito (ottobre)

-Interventi di de Cos della BCE e di Pill della BoE