LONDRA (Reuters) - Il rispetto dei tagli della produzione petrolifera dell'Opec+ è sceso leggermente a settembre al 115%, secondo quanto riferito da fonti, a indicare che mentre l'alleanza alza i target di produzione alcuni membri restano indietro perché fanno fatica ad estrarre più petrolio.

L'Opec+ ha aumentato i target di produzione di 400.000 barili al giorno (bpd) a settembre.

Il gruppo ha anche deciso di alzare i target di altri 400.000 barili a ottobre e novembre.

Il sottoinvestimento e i problemi di manutenzione hanno ostacolato i tentativi di aumentare la produzione di Angola e Nigeria, un problema che probabilmente continuerà ad avere un impatto sui paesi produttori di petrolio dell'Africa occidentale nel prossimo futuro.

La scorsa settimana l'Arabia Saudita, il leader de facto dell'Opec, ha difeso la politica dell'Opec+ di un aumento graduale della produzione, malgrado le richieste di Paesi grandi consumatori di petrolio, come gli Usa, di immettere più barili sul mercato visto l'aumento dei prezzi.

Interpellato sulle richieste di ulteriore aumento della produzione giunte all'Opec+, il ministro dell'Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha risposto: "Continuo a dire alle persone che stiamo aumentando la produzione".

Il Brent scambia vicino agli 86 dollari a barile nelle contrattazioni odierne, ai massimi di tre anni, sostenuto da una solida domanda.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)