MILANO (MF-DJ)--I funzionari dell'Unione europea hanno proposto un nuovo round di sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina, che includono il divieto di esportazione di motori usati per i droni a Mosca e ad altri potenziali fornitori di tali componenti all'esercito russo, nonché il divieto di investire nel settore minerario russo, e nuove restrizioni finanziarie.

Le sanzioni, che sono inserite nel nono pacchetto dell'Ue, arrivano pochi giorni dopo che l'Unione e il G7 hanno imposto un price cap per il petrolio russo e dopo l'entrata in vigore dell'embargo Ue sulle importazioni di greggio russo. Tuttavia, le misure indicano ancora una volta la gamma sempre più ridotta di obiettivi che l'Unione è disposta a colpire con le sanzioni. Gli appelli di alcuni Stati membri per sanzionare l'industria nucleare russa, vietare le importazioni di diamanti grezzi russi dai mercati dell'Ue o vietare le importazioni di energia dalla Russia non sono infatti inclusi nel pacchetto.

Le misure arrivano mentre la guerra in Ucraina va avanti e molte economie occidentali, insieme alla Russia, scivolano in recessione. I funzionari occidentali hanno sostenuto che l'impatto cumulativo delle loro restrizioni manterrà l'economia russa sotto forte pressione per gli anni a venire e la priverà di servizi e tecnologie chiave. In Europa, tuttavia, alcuni funzionari sostengono che le misure occidentali stiano danneggiando le loro economie più che quella di Mosca.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ieri sera ha presentato le varie misure proposte da Bruxelles, che dovranno essere approvate dai 27 Stati membri dell'Ue. I funzionari europei sperano di raggiungere un accordo già questa settimana, ma le recenti sanzioni di Bruxelles hanno impiegato più tempo del previsto per essere approvate finora. Tra le nuove misure, i cui dettagli completi saranno resi pubblici solo una volta concordati, ci sono ulteriori controlli sulle esportazioni, tra cui il divieto di esportazione di motori per droni alla Russia e la loro esportazione verso Paesi terzi che potrebbero fornire droni a Mosca. L'Ue e gli Stati Uniti affermano che l'Iran, per esempio, abbia fornito droni alla Russia per usarli nella guerra in Ucraina.

La Commissione ha proposto inoltre di imporre nuove restrizioni all'esportazione dei cosiddetti beni a duplice uso che possono essere utilizzati per scopi militari o civili, tra cui sostanze chimiche chiave, agenti nervini e nuovi tipi di componenti elettronici e informatici che potrebbero essere utilizzati dalle forze armate russe. Sono state proposte anche nuove restrizioni nei confronti di tre banche russe, tra cui un divieto totale di transazioni con la Banca di sviluppo regionale russa e un divieto di realizzare nuovi investimenti minerari in Russia. L'Ue amplierà inoltre il divieto di trasmissione per specifici canali mediatici russi.

Quasi 200 persone e società verranno aggiunte alla lista nera dell'Ue se la proposta sarà approvata, tra cui singoli ufficiali e società industriali della difesa, alti legislatori e funzionari, governatori e alcuni partiti politici russi. "Questo elenco comprende figure chiave negli attacchi missilistici brutali e deliberati della Russia contro i civili, nel rapimento di bambini ucraini in Russia e nel furto di prodotti agricoli ucraini", ha affermato Von der Leyen. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter ha accolto con favore la proposta dell'Ue, definendo le sanzioni finanziarie e le nuove mosse contro i canali mediatici russi come "elementi importanti su cui l'Ucraina si concentra da tempo". Kuleba ha anche affermato di aver scritto ieri all'alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, per spingere l'Ue a imporre "rigide sanzioni alla produzione missilistica russa e a qualsiasi cosa utilizzata per lanciare missili mortali contro l'Ucraina".

La Commissione aveva promesso di accelerare il lavoro sul nuovo pacchetto di sanzioni come una delle condizioni per ottenere il sostegno della Polonia e di alcuni Stati baltici per il tetto massimo del prezzo del petrolio russo, che è stato finalmente approvato venerdì dopo 10 giorni di negoziati nell'Ue. La Polonia e i suoi alleati hanno sostenuto che le sanzioni di Bruxelles devono essere intensificate per danneggiare ulteriormente l'economia russa, che ora dovrebbe subire una recessione relativamente modesta di circa il 3% quest'anno dopo le previsioni in primavera secondo cui il Pil avrebbe potuto contrarsi tra il 10% e il 15%. Negli ultimi mesi l'Ungheria, però, ha condotto una campagna all'interno dell'Ue per indebolire le sanzioni contro Mosca e attualmente sta bloccando la proposta della Commissione per concedere un prestito di 18 miliardi di euro a Kiev per il 2023.

cos


(END) Dow Jones Newswires

December 08, 2022 06:22 ET (11:22 GMT)