MILANO (MF-DJ)--Si è tenuto questa mattina il webinar dal titolo "Pratiche sleali commerciali in ambito agroalimentare", organizzato dallo studio legale internazionale Dla Piper, un confronto sulla norma di attuazione della direttiva Ue 633 del 2019 recepita di recente, nel novembre del 2021, con il D.lgs n.198 che diventa punto di riferimento per tutti i comparti della filiera agricola e alimentare.

Il webinar, si legge in una nota, si colloca nell'ambito di una serie di eventi del sector Consumer Goods Food e Retail di Dla Piper, con l'obiettivo di fornire approfondimenti su tematiche giuridiche di interesse per le imprese operanti nel settore.

Al centro delle riflessioni emerse, l'elencazione puntuale dei casi che rientrano nel campo di applicazione del decreto, e quali accorgimenti contrattuali intraprendere per far fronte alla nuova regolamentazione, il nuovo potere di vigilanza dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), nonché la rilevanza delle fattispecie contemplate dal decreto anche sotto un profilo concorrenziale.

Nello specifico, il decreto persegue l'obiettivo di contrastare le pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli e alimentari, nonché di introdurre livelli minimi di tutela in favore della parte debole del rapporto contrattuale. Le nuove disposizioni identificano specifiche pratiche sleali che si verificano nelle relazioni commerciali nel settore della catena di approvvigionamento alimentare, distinguendo tra le pratiche che sono sempre proibite e quelle che sono presunte tali, a meno che non siano state precedentemente concordate dal fornitore e dall'acquirente in termini chiari e inequivocabili.

Stabilisce anche sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di esecuzione di tali pratiche da parte delle società del settore e descrive inoltre alcune "buone pratiche commerciali", identificate come l'attuazione concreta dei principi di trasparenza, buona fede e correttezza nelle relazioni commerciali tra gli operatori. Inoltre, il legislatore ha designato l'ICQRF come autorità responsabile della vigilanza sull'applicazione delle disposizioni che regolano le relazioni nella cessione di prodotti agricoli e alimentari e per l'irrogazione delle relative sanzioni. Queste sanzioni possono raggiungere fino il 5% del fatturato dell'ultimo esercizio finanziario.

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2217:09 feb 2022


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