ROMA (MF-DJ)--"Noi vorremmo creare le condizioni perché tutti i governi, anche quelli che verranno dopo il nostro, siano in condizione di operare bene. Le opposizioni dovrebbero smetterla di attaccare e basta, ma collaborare in questo percorso".

Lo ha detto al Corriere della Sera il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo aver attaccato la Bce e aver evocato "il machete" contro una dirigenza pubblica che non si adegua alle esigenze del governo. "La verità è che se non modernizziamo il Paese, se non facciamo una "rivoluzione" che lo renda efficiente, affondiamo tutti. Non un governo, ma la Nazione. Rischiamo, per esempio, di perdere i benefici del Pnrr", ha spiegato.

Invece di parlare di machete, "avrei potuto dire fiamma ossidrica o forbici, visto che parlavo di lacci e catene, è vero. Se basta per poter avere un confronto serio, correggo il termine. Ma il tema resta. Qui non c'entra lo spoils system, c'entra la non funzionalità di un sistema i cui i tempi, le cui procedure, i cui vincoli, rendono infinitamente più difficile per tutti operare, a ogni livello, rispetto a qualsiasi altro paese moderno. Il Pnrr ci concede miliardi da spendere in opere pubbliche. Sa quanto ci vuole in Italia mediamente per rendere finale un'opera da oltre 100 milioni? Oltre 17 anni! E sa quanti anni prevedeva il Pnrr per la realizzazione finale di un progetto? Cinque anni che ora sono diventati quattro". Quindi "si devono creare meccanismi, procedure, percorsi burocratici più efficienti, più veloci. Non per andare contro chi lavora seriamente nella burocrazia, ma alleandosi con loro, oppure non andiamo da nessuna parte". Per questo il governo vuole modificare la legge Bassanini, dando più poteri "non ai ministri, ma a tutti i decisori politici, il che vuol dire anche ai sindaci. È necessario perché oggi a funzionari che guadagnano poco vengono affidate responsabilità enormi che invece dovrebbero ricadere anche su chi governa e ha il ruolo, il potere e la forza per assumerle".

In merito al fatto che la posizione del governo abbia portato alla defizione "Meloni-pigliatutto", Crosetto ha espresso sorpresa: si dice così "perché a ruolo di commissario per la ricostruzione post terremoto non abbiamo confermato l'esponente del Pd Legnini? Cioè dopo che il Pd ha stipato di suoi eletti, ex eletti o funzionari tutte le istituzioni della repubblica, noi saremmo obbligati a tenerceli? In pratica qualsiasi cosa decidano gli italiani, al governo dovrebbe rimanere sempre il Pd? Mettiamolo in Costituzione e facciamo prima: articolo 1, "la sovranità appartiene al Pd"".

"Il governo -ha sottolineato il ministro- ha il diritto di lavorare, a norma di legge, con chi ritiene più adatto per raggiungere gli obiettivi che si è dato. E l'Italia nella quale la sinistra fa quello che vuole e gli altri devono fare quello che dice la sinistra è finita. Applicare ciò che la normativa prevede su poche decine di posizioni apicali non significa occupare nulla, ma assumersi la responsabilità di scegliersi i collaboratori. Tra l'altro, conoscendo molto bene sia Meloni che Giorgetti, escludo che la premier voglia scegliere i collaboratori di un ministro o viceversa. Non vedo problemi nel governo. Cosa c'è da scandalizzarsi se questo governo esercita le sue prerogative, facendo quello che tutti i governi fanno?".

Se c'è chi funziona nel proprio ruolo non si cambierà per forza. "Non c'è e non ci sarà un governo che decide un "repulisti" a prescindere. Nessuno lo ha mai sostenuto. Nei vari ministeri si valuterà, c'è chi vorrà cambiare e chi no, c'è un "intuitus personae". E poi, mi spieghi, perché nessuno ha mai criticato gli altri e precedenti governi per aver applicato una legge?", ha precisato.

Quanto al caso che si è aperto con le sue parole sul ruolo della Bce, Crosetto ha detto di non voler dare consigli: "Mai, perché la Bce è autonoma e non spetta a me dare consigli. Io ho detto cose su cui in tanti paesi si discute senza alcuno scandalo, ma è stato fatto passare come un attacco all'indipendenza della Bce solo da parte di alcuni politici italiani, per cercare di farli irritare e farli reagire. Non è un metodo intelligente per fare opposizione perché danneggia solo il nostro Paese. Sbaglierò ma ritengo utile farsi domande, ad esempio, sul fatto che si possa continuare a considerare solo l'inflazione come il nodo cruciale sul quale agire e non, ad esempio, anche il tema occupazionale, così come se non si possa essere più graduali nell'interruzione del quantitative easing quando ci possono essere rischi di recessione. Riflessioni normali, legittime e rispettose".

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0610:49 gen 2023


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January 06, 2023 04:50 ET (09:50 GMT)