ROMA (MF-DJ)--Rispettare i limiti di urgenza e contenere, al tempo stesso, la decretazione d'urgenza. E' il messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato con una lettera ai
presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti
Casellati, della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e al presidente del
Consiglio, Mario Draghi, dopo aver promulgato il Decreto Sostegni bis.
"Ho provveduto alla promulgazione in considerazione dell'imminente
scadenza del termine per la conversione e del conseguente alto rischio, in caso di rinvio, di pregiudicare o, quantomeno, ritardare l'erogazione di sostegni essenziali per milioni di famiglie e di imprese - scrive il capo dello Stato -. La consapevolezza della straordinarietá e della gravitá del momento che il Paese sta attraversando per le conseguenze economiche e sociali dell'emergenza pandemica, tutt'ora in corso, nonchè della necessitá di attuare speditamente il programma di investimenti e riforme concordato in sede europea non può, peraltro, affievolire il dovere di richiamare al rispetto delle norme della Costituzione".
"Avverto la responsabilitá di sollecitare nuovamente Parlamento e
Governo ad assicurare che, nel corso dell'esame parlamentare, vengano
rispettati i limiti di contenuto dei provvedimenti d'urgenza, come giá
richiesto con analoga lettera dell'11 settembre 2020", sottolinea
Mattarella.
"Il testo che mi è stato trasmesso contiene 393 commi aggiuntivi,
rispetto ai 479 originari - mette in evidenza il presidente della
Repubblica -. Tra le modifiche introdotte ve ne sono alcune che - alla
luce del disposto costituzionale e della ricordata giurisprudenza
costituzionale - sollevano perplessitá in quanto perseguono finalitá di
sostegno non riconducibili all'esigenza di contrastare l'epidemia e
fronteggiare l'emergenza, pur intesa in senso ampio, ovvero appaiono del
tutto estranee, per finalitá e materia, all'oggetto del provvedimento".
"Inserimenti di norme con queste modalitá, oltre ad alterare la natura
della legge di conversione, recano pregiudizio alla qualitá della
legislazione, possono determinare incertezze interpretative,
sovrapposizione di interventi, provocando complicazioni per la vita dei
cittadini e delle imprese nonchè una crescita non ordinata e poco
efficiente della spesa pubblica", sottolinea Mattarella.
"Tale rischio è fortemente accentuato dal significativo incremento del
ricorso alla decretazione d'urgenza verificatosi durante l'emergenza
Covid, anche per fare fronte alle esigenze di attuazione del Pnrr. Dal
febbraio 2020 al luglio 2021 sono stati adottati dal Governo 65
decreti-legge rispetto ai 31 dei 18 mesi precedenti. Tra l'altro, i
provvedimenti d'urgenza hanno comprensibilmente assunto di frequente in
questa fase un'estensione eccezionale".
"La moltiplicazione dei decreti-legge, adottati a distanza estremamente
ravvicinata, ha determinato inoltre un consistente fenomeno di
sovrapposizione e intreccio di fonti normative", prosegue Mattarella
facendo appello a un "ricorso piú razionale e disciplinato alla
decretazione d'urgenza".
"Occorre dunque modificare l'attuale tendenza - ribadisce il capo dello
Stato -. I decreti-legge devono presentare ab origine un oggetto il piú
possibile definito e circoscritto per materia. Nei casi in cui
l'omogeneitá di contenuto è perseguita attraverso l'indicazione di uno
scopo, deve evitarsi che la finalitá risulti estremamente ampia".
"Formulo, pertanto, un invito al Parlamento e al Governo a riconsiderare le modalitá di esercizio della decretazione d'urgenza, con l'intento di ovviare ai profili critici da tempo ampiamente evidenziati dalla Corte costituzionale, nonchè nelle stesse sedi parlamentari, oltre che in dottrina, e che hanno ormai assunto dimensioni e prodotto effetti
difficilmente sostenibili", rimarca Mattarella.
"Per quanto riguarda le mie responsabilitá, valuterò l'eventuale
ricorso alla facoltá prevista dall'articolo 74 della Costituzione nei
confronti di leggi di conversione di decreti-legge caratterizzati da gravi anomalie che mi venissero sottoposti", conclude il capo dello Stato, e "auspico che queste considerazioni e questi rilievi siano oggetto di approfondimento e di riflessione nell'ambito del Parlamento e del Governo".
gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
July 23, 2021 12:02 ET (16:02 GMT)