ROMA (MF-DJ)--Se la risposta europea all'Ira (Inflation reduction act)fosse solo la revisione del quadro sugli aiuti di Stato "sarebbe una risposta di retroguardia".

Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, aggiungendo che "noi

abbiamo detto fin dall'inizio che la risposta a questa sfida, propositiva

e positiva, degli Usa, non poteva essere e non sará quella di aprire una

nuova guerra nei confronti degli Usa come fu fatto 25 anni fa con il

dossier Boeing-Airbus, perchè avrebbe spaccato l'Occidente. Ma la

risposta non può essere liberare le mani dei singoli Stati europei,

altrimenti spaccheremmo l'Europa, tra chi può e chi non può. Non ce lo

possiamo permettere: la risposta deve essere comune, di altro profilo,

assertiva e attiva, che impegni risorse comuni europee".

Nel corso di un punto stampa a Bruxelles, dove il ministro ha incontrato oggi i parlamentari italiani e i commissari Gentiloni e Vestager, Urso ha spiegato che tra le misure che dovranno essere adottate ci dovrebbe essere "anche, e non soltanto il fondo sovrano che si vuole realizzare intorno alla Bei, certamente il riutilizzo di risorse non utilizzate su altri strumenti comuni europei e anche la linea della Sure, particolarmente efficace durante la pandemia".

Per Urso "deve essere una risposta comune europea, all'interno della

quale ci può essere una semplificazione delle procedure per gli aiuti di

Stato, insieme ad un indirizzo specifico perchè queste risorse devono

andare ai settori strategici europei particolarmente colpiti dalle misure

americane e dalla concorrenza sleale cinese. Queste risorse devono

facilitare la transizione ecologica e digitale, fondamento anche di una

sana politica industriale, economica e sociale".

liv


(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2023 12:01 ET (17:01 GMT)