ROMA (MF-DJ)--Il governo conferma contatti con varie aziende per la
raffineria Isab Lukoil di Priolo e sottolinea che qualsiasi accordo per la vendita dell'impianto sará soggetto alla normativa sul Golden power, che dá a Roma il potere di bloccare la transazione.
"Sono in corso interlocuzioni con vare aziende nazionali e
internazionali interessate all'acquisizione dell'impianto Isab di Priolo a conferma del valore dell'impresa stessa", precisa in una nota il Ministero delle Imprese e Made in Italy dopo le indiscrezioni stampa circa un vicino accordo tra la svizzera Litasco (controllata dal gruppo privato russo Lukoil) e la societá Usa Crossbridge Energy Partners e l'interesse manifestato da una cordata del Qatar.
"In funzione del ruolo strategico che l'impianto riveste per garantire
l'approvvigionamento energetico del Paese, a tutti i soggetti interessati
è stato illustrato il contesto legislativo previsto dal golden power al
fine di garantire lo sviluppo del polo produttivo anche per quanto
riguarda la produzione, i livelli occupazionali e il pieno rispetto delle
norme ambientali", mette in chiaro il Ministero.
Come riportato da Reuters, l'accordo con Crossbridge potrebbe arrivare
prima di Natale. La cessione è sostenuta dai trader di materie prime
svizzeri Vitol e Trafigura, che troverebbero senza problemi i 330 mila
barili al giorno processati a Priolo, e potrebbe valere poco meno di 1,5
mld di euro. Gli americani avevano condotto una due diligence sul posto a
settembre, ma le trattative si erano interrotte, per poi riprendere alla
fine di novembre.
Ma c'è una seconda cordata in pista che contende al fondo Usa
l'acquisto della raffineria. Secondo "Repubblica, questa ha come perno
l'uomo d'affari qatarino Ghanim Bin Saad Al Saad, a fianco di investitori
italiani, ed è stata presentata al governo da un team di consulenti che
comprende l'ex premier Massimo D'Alema.
Nei giorni scorsi una deputazione degli sfidanti - giá ammessi da Isab
nella "data room" contabile - comprendente investitori qatarini, D'Alema e altri consulenti strategici e legali, riporta il quotidiano, ha visto a
Roma il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto
Pichetto Fratin, che con Urso e Giorgetti si occupa del caso Priolo.
Fratin non ha voluto commentare, ma da piú fonti risulta che da giorni la
sfilata dei potenziali compratori a Roma sia in corso, e numerosa.
Con l'entrata in vigore dell'embargo al petrolio russo, il 5 dicembre
scorso, Litasco, proprietaria della raffineria Isab, ha precisato comunque di "essere pronta a garantire il costante funzionamento della raffineria, viste le materie prime immagazzinate per i prossimi mesi e le future consegne di petrolio di origine non russa" e ha confermato "la propria disponibilitá a continuare una cooperazione piena e significativa con il governo italiano al fine di garantire il normale funzionamento della struttura".
gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it
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December 09, 2022 09:00 ET (14:00 GMT)