ROMA (MF-DJ)--Finirà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri il decreto energia contro il caro-bollette e gli aumenti dei carburanti.

L'esecutivo è a caccia di coperture e i tecnici stanno lavorando ormai da giorni per mettere a punto il provvedimento e trovare le risorse necessarie a dare un po' di respiro a imprese e famiglie duramente provate dagli aumenti delle bollette e dall'impennata dei prezzi di benzina e gasolio causati dallo scoppio del conflitto russo-ucraino. Sul fronte delle bollette l'idea è quella di potenziare la rateizzazione, rafforzare il bonus per i redditi bassi e dare nuovi sostegni alle aziende energivore. Sul fronte dei carburanti scatterà, invece, la cosiddetta «accisa mobile» cioè un taglio delle accise che compensi il maggior gettito Iva dovuto all'aumento del prezzi, il che dovrebbe far scendere il prezzo alla pompa di 10-15 centesimi al litro. Il menù al vaglio del governo è ampio.

Proprio sul reperimento di risorse ieri si sono succedute riunioni per approfondire le diverse ipotesi. In particolare, la tassazione degli extraprofitti nel settore dell'energia per gli esperti è molto difficile da costruire considerando inoltre che Draghi ha deciso di non ricorrere, per il momento, allo scostamento di bilancio, cioè a un nuovo aumento del deficit. Le risorse che si possono trovare nelle pieghe del bilancio e nel maggior gettito dell'Iva non sono sufficienti a finanziare tutte le ipotesi sul tavolo. A rimanere in piedi è, ad esempio, l'idea di rendere gratuita la cassa integrazion per le aziende costrette a fermarsi per mancanza di materie prime oppure le proposte avanzate del titolare dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, di un plafond da 800 milioni per contributi a fondo perduto alle aziende più colpite e 1 miliardo al Fondo di garanzia. Probabilmente nello stesso decreto il governo interverrà anche per il rafforzamento del golden power, lo strumento che permette all'esecutivo di opporsi all'acquisto di imprese considerate strategiche. Su questo tema ci sono state varie riunioni nei giorni scorsi tra i ministri per la Transizione digitale Vittorio Colao e dell'Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.

"Per famiglie e imprese sono in arrivo aiuti consistenti contro i rincari energetici. Previsto anche un taglio delle accise sulla benzina", ha assicurato a Repubblica la ministra per il Sud, Mara Carfagna, precisando che "stiamo lavorando a un consistente sconto in bolletta per

cittadini e famiglie, con effetto immediato". Per le imprese si va verso

una "fornitura a prezzo calmierato di pacchetti di energia prodotta con le rinnovabili e col gas nazionale". L'intervento sulla benzina prevede "un taglio delle accise temporaneo, finanziato col maggior gettito Iva", ha proseguito la ministra sottolineando che tutte queste misure "saranno

realizzate senza ricorrere a scostamenti di bilancio".

Il presidente di Unindustria Angelo Camilli in un'intervista

al Messaggero è tornato a chiedere un tetto al prezzo del gas e una riduzione netta dell'Iva e dell'accisa sui carburanti. "Dalle nostre prime rilevazioni, abbiamo stimato che la bolletta energetica, a fine anno, salirá a oltre 3 miliardi di euro. Eravamo a un miliardo e mezzo nel 2021 contro i 600 milioni che si spendevano prima del Covid. Ma nessuno è in grado di calcolare con certezza quale sará l'impatto per il nostro sistema produttivo", ha detto il presidente di Unindustria aggiungendo che "ora dobbiamo augurarci di chiudere il 2022

in segno positivo. Anche perchè il nostro Pil fará a meno dell'apporto

del turismo. Il tema principale è quello dei costi dell'energia e delle

materie prime, senza dimenticare che scontiamo anche la bassa

disponibilitá di componentistica. E le misure sono quelle che abbiamo

suggerito giá prima dell'inizio della crisi ucraina: il tetto al prezzo

del gas e una riduzione netta dell'Iva e dell'accisa sui carburanti, non i 15 centesimi di cui si parla".

"Le aziende stanno investendo molto sulle energie alternative. Ma sono

pochi gli incentivi per esempio sul fotovoltaico e le procedure di

autorizzazione farraginose e i troppi vincoli mettono a rischio anche i

piani in essere", ha concluso.

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1811:11 mar 2022


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