ROMA (MF-DJ)--Una spada di Damocle incombe su Alitalia. "Sono a rischio l'operatitá dell'azienda e gli stipendi del mese prossimo di maggio" con il rischio di innescare una situazione esplosiva che "potrebbe sfuggire di mano".

E' questo l'allarme lanciato dai rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e UGL Trasporto Aereo sulla crisi industriale di Alitalia, durante l'audizione presso le Commissioni riunite di Trasporti e Attivitá

produttive della Camera, sulla crisi industriale di Alitalia.

"Senza un'iniziezione di liquiditá a maggio, Alitalia non può volare", dopo che a marzo sono stati pagati gli stipendi in ritardo e inizialmente solo al 50%. Lo ha detto Fabrizio Cuscito segretario nazionale Filt Cgil, durante l'audizione presso le Commissioni riunite di Trasporti e Attivitá produttive della Camera, sulla crisi industriale di Alitalia. Il sindacalista ha definito "inccettabili" alcune buste paga perchè i lavoratori "a fine mese sono in difficoltá economica e non possono andare a fare la spesa". Quindi, "serve una soluzione che sia la piú rapida possibile e non gravi su spalle" dei dipendenti e "un tavolo che permetta a Ita, all'amministrazione straordinaria e ai Ministeri di poter discutere e ragionare".

Monica Mascia, segretaria nazionale Fit Cisl, ha definito la Newco Ita "un vettore bonsai" con 35 macchine. Con il progetto Ita ci sarebbero "circa 8.000 inoccupati senza contare l'indotto", quindi l'impiego "dei 3 mld creerá disoccupazione invece di occupazione", ha concluso.

Secondo Uilt, bisogna "chiudere in fretta e bene con l'Europa" anche perchè "le risorse economiche stanno terminando e c'è il rischio che i lavoratori non prendano lo stipendio pieno", ha affermato Claudio Tarlazzi, Segretario Generale della Uiltrasporti. C'e' quindi netta contrarietà all'ipotesi di "una compagnia bonsai che non avrá condizioni di sostenibilitá sul mercato" mentre sugli slot "la strada non è percorribile nella misura che l'Europa sta chiedendo", ha aggiunto.

Anche l"Ugl ha puntato l'indice sull'Antitrust Ue che ci tiene "in ostaggio perchè da una parte dilaziona i ristori per Alitalia e contemporaneamente impedisce a Ita di partire con un Piano industriale degno di questo nome", ha dichiarato Francesco Alfonsi, segretario generale di Ugl Trasporto aereo. Inoltre, il Piano industriale di Ita "non ha respiro, non andrá da nessuna parte e non serve a un Paese come il nostro che dovrebbe avere un Piano un pò piú sfidante", ha proseguito l'Ugl invitando il Governo a decidere se il settore del trasporto aereo è strategico per il paese e agire di conseguenza.

Tutti i sindacati sono d'accordo nel bollare come "inaccettabili, inadeguate alla sostenibilitá industriale di un vettore di bandiera degno di questo nome, vessatorie e discriminatorie nei confronti del nostro Paese e dei lavoratori" le condizioni poste da Bruxelles per il via libera alla Newco Ita. Inoltre, "il protrarsi della negoziazione con la DG Competition sta impedendo la partenza di Ita e contribuendo a generare l'emergenza di Alitalia in amministrazione straordinaria".

Per garantire un futuro sostenibile alla Newco Alitalia-Ita "Sono imprescindibili" la presenza contestuale nel perimetro aziendale dei rami aviation, maintenance ed handling con passaggio a trattativa diretta e maggioranza azionaria di Ita, flotta di partenza di circa 100 aeromobili con successiva crescita della stessa, brand Alitalia e mantenimento sostanziale degli Slot. Anche perchè "la situazione è esplosiva" tanto che "potrebbe sfuggire di mano", ha avvertito Alfonsi annunciando una manifestazione per domani.

Per la Lega "bisogna ripartire con un numero di velivoli sufficiente per la riapertura a pieno regime di un mercato che nei prossimi 3 anni tornerá a crescere", ha detto Edoardo Rixi, componente della Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture. Poi, il piano industriale di Ita "deve avere 4 punti imprescindibili: prevedere la flotta cargo; l'unitá aziendale, una compagnia seria non può fare a meno della parte handling e delle manutenzioni; salvare il brand, sarebbe demenziale farlo finire alla concorrenza; salvare occupazione qualificata e know how di piloti e tecnici con una societá parallela per essere riassorbiti man mano che Ita cresce", ha concluso invitando ad avere "un atteggiamento meno supino nei confronti dell'Ue".

pev

eva.palumbo@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

April 13, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)