ROMA (MF-DJ)--Il lavoro per la formazione della squadra di governo è ad un ottimo punto. Lo ha assicurato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, arrivando alla Camera per un'altra giornata di incontri e approfondimenti in vista della formazione del nuovo esecutivo.

I giorni che separano la premier in pectore dal Quirinale sono ormai pochi e sembra tutto pronto per la nascita del nuovo governo a trazione centrodestra. Anche gli ultimi passaggi parlamentari dopo i quali verrà dato il via libera alle consultazioni al Colle si stanno man mano espletando. Oggi, infatti, sono stati eletti i capogruppo al Senato di ciascun partito e a breve sarà la volta dei presidenti dei deputati. Domani, invece, Camera e Senato, rispettivamente alle 14h00 e alle

15h00, si riuniranno per scegliere i vicepresidenti, i questori e i

segretari per completare i rispettivi uffici di presidenza. In quota Forza Italia, come indicato dal leader Silvio Berlusconi, è stata eletta come capogruppo dei senatori, Licia Ronzulli. Alla Camera invece il nome indicato dal Cavaliere è quello di Alessandro Cattaneo. "Conosco la senatrice da 30 anni è brava in tutto quello che ha fatto e sará brava anche in questo ruolo", ha detto Berlusconi intervenendo alla riunione a palazzo Madama subito dopo la nomina di Ronzulli.

Fratelli d'Italia dovrebbe confermare i capigruppo uscenti sia alla Camera che al Senato, ovvero Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani. Anche Quanto alla Lega, Massimiliano Romeo è stato confermato capogruppo del Carroccio al Senato, mentre alla Camera dovrebbe essere

riconfermato Riccardo Molinari. Il Pd ha rieletto Simona Malpezzi presidente del gruppo a palazzo Madama e procederà con la riconferma di Debora Serracchiani alla guida dei deputati. In casa M5S Barbara Floridia dovrebbe sostituire Mariolina Castellone, destinata con ogni probabilità ad occupare la poltrona di vicepresidente di palazzo Madama, alla guida del Movimento 5 stelle al Senato. Alla Camera, invece, dovrebbe essere confermato Silvestri.

Anche la squadra dei ministri dovrebbe essere pronta. Ad affiancare Meloni premier ci saranno due vice: Matteo Salvini, che dovrebbe guidare anche le Infrastrutture, e Antonio Tajani che approderá alla Farnesina. Al Mef andrá il leghista Giancarlo Giorgetti. In quota Fratelli d'Italia Raffaele Fitto dovrebbe andare agli Affari europei; Adolfo Urso alla Difesa; Guido Crosetto al Mise; Eugenia Roccella alla Famiglia e

Marina Elvira Calderone al Lavoro. Sul ministero della Giustizia, ieri si è consumato un confronto tra Meloni e il leader di FI Berlusconi. Il Cavaliere ha avanzato la richiesta che al Ministero di via Arenula andasse Maria Elisabetta Casellati, ma la leader di Fdi non ha ceduto perchè ritiene che debba essere Carlo Nordio ad occupare questa casella. Maurizio Lupi potrebbe guidare i Rapporti col Parlamento, mentre Giovanni Fazzolari sarebbe sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

La squadra della Lega, oltre a Salvini e Giorgetti, vede in campo il prefetto Matteo Piantedosi per il Viminale, Roberto Calderoli agli Affari regionali, e Gian Marco Centinaio all'Agricoltura. A Forza Italia toccherebbe la Transizione ecologica con Gilberto Pichetto Fratin, attuale viceministro al Mise. La senatrice ed ex capogruppo Anna Maria Bernini dovrebbe guidare l'Universitá anche se su di lei pende un veto di Fdi a causa del suo non voto a Ignazio La Russa al Senato. Per il partito di Berlusconi potrebbe esserci anche un quinto ministero senza portafoglio, forse la Pubblica amministrazione.

Quanto alle frizioni interne alla coalizione, Berlusconi, arrivando al Senato ha chiarito che la situazione è tornata distesa. "Io sono il fondatore del centrodestra, colui che deve tenerci di piú al centrodestra di governo. Ieri con la Meloni abbiamo parlato di tanti programmi e delle prime cose da fare, lei mi ha chiesto di essere suo consigliere e io mi sono detto assolutamente a disposizione", ha detto il leader di Forza Italia aggiungendo che "tutto quello che è stato inventato, sui miei figli, è semplicemente un'invenzione".

Parlando dei voti mancati a Ignazio La Russa nel corso della votazione a palazzo Madama, "in Forza Italia c'è una profonda amarezza perchè, a paritá di elettori con la Lega, il modo con cui sono stati distribuiti i

collegi uninominali ci ha portato ad avere 20 deputati e 10 in meno", ha ammesso Berlusconi spiegando che "su questo l'altro giorno i miei senatori hanno voluto dare un segnale su questo tema, chiedendo pari trattamento con la Lega. Questo era un segnale, erano tutti convinti di votare per La Russa al secondo turno, poi la sinistra sapete cosa ha fatto quindi La Russa è stato eletto al primo turno. Non c'era nè scostamento sui programmi nè sulle persone".

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1815:02 ott 2022


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