ROMA (MF-DJ)--Aumentare la sicurezza stradale intervenendo su diversi fattori di incidentalità, come il miglioramento delle infrastrutture e dei veicoli, anche attraverso l'uso dell'innovazione tecnologica, la maggiore consapevolezza di tutti gli utenti della strada dei fattori di rischio e della necessità di adottare comportamenti prudenti, l'aumento dei controlli delle forze di polizia anche per prevenire condotte scorrette.

Sono queste, informa il Mims, alcune delle linee generali di azione contenute nel nuovo Piano nazionale della sicurezza stradale 2030, che ha l'obiettivo di ridurre del 50% entro il 2030 le vittime e i feriti gravi degli incidenti rispetto al 2019, come indicato dalla Commissione europea e dall'Agenda 2030 dell'Onu. Il piano, predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, oggi ha avuto il parere favorevole della Conferenza Unificata.

Il Piano nazionale della sicurezza stradale 2030, che sostituisce il precedente Piano del 2007, stima un costo di 1,4 miliardi di euro (fino al 2030), tra finanziamento statale e cofinanziamento degli enti locali, per l'attuazione delle misure in esso contenute. Viene poi prevista l'attivazione di un sistema di monitoraggio, al fine di valutare l'efficacia delle azioni avviate e di individuare eventuali aggiornamenti del Piano. Il Piano verrà ora sottoposto all'approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess). Una volta approvato, il Piano sarà declinato in 'programmi di attuazione' specifici, concordati con gli enti centrali e territoriali, i cui risultati saranno riportati nell'annuale Relazione al Parlamento sullo stato della sicurezza stradale.

"La sicurezza stradale è uno dei pilastri del sistema di mobilità sostenibile che il Governo intende realizzare nei prossimi dieci anni, in linea con gli orientamenti internazionali ed europei", afferma il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nella sua prefazione al documento. "La strategia e le azioni descritte nel Piano illustrano in dettaglio come, per realizzare tale approccio, sia necessario avere una visione olistica del problema della sicurezza stradale - aggiunge il Ministro - guardando simultaneamente agli aspetti connessi alla qualità dei mezzi di trasporto, alla qualità delle infrastrutture, alla qualità dei comportamenti degli attori istituzionali e degli utenti del sistema stradale. Non a caso, oggi abbiamo proposto agli enti territoriali, in sede di Conferenza Stato-Città, sia l'approvazione del Piano, sia un investimento di 2,7 miliardi di euro sulla manutenzione e lo sviluppo delle strade secondarie".

com/rov


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March 16, 2022 12:34 ET (16:34 GMT)