MILANO (MF-DJ)--Le forze armate statunitensi hanno messo 8.500 soldati statunitensi in stato di allerta, in attesa di schierarli, se necessario, nell'Europa orientale mentre aumentano le tensioni sulla presenza dei militari russi vicino al confine con l'Ucraina.

Gli "ordini di preparazione al dispiegamento" sono stati emessi alle truppe di stanza in diverse basi con sede negli Stati Uniti, hanno detto i funzionari, ma i soldati non sono stati tecnicamente attivati per essere dispiegate nella regione, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby, aggiungendo che le truppe e le loro famiglie sono state informate ieri. La maggior parte delle truppe identificate si uniranno alle forze dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato) che saranno attivate dall'Alleanza, ha spiegato Kirby, mentre altri soldati potrebbero essere impiegati per operazioni di emergenza.

Le truppe, se attivate, verranno schierate nelle Nazioni della Nato nell'Europa orientale, come la Polonia o la Lituania, e saranno attive per quel che riguarda la logistica, la medicina, l'aviazione, i trasporti e altre aree, ha affermato. Il Pentagono potrebbe anche schierare truppe per supportare missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, con droni, ha affermato Kirby. Il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha anche identificato soldati che non faranno parte della forza di risposta della Nato, nel caso fossero necessari per altre missioni. Tali truppe potrebbero supportare gli sforzi di evacuazione nelle basi al di fuori dell'Ucraina. "Il segretario vuole che ci mettiamo in posizione per essere pronti anche per qualsiasi altra contingenza", ha detto Kirby.

Il Pentagono non ha detto in quali circostanze gli Stati Uniti schiereranno le truppe, né quale sia la soglia della Nato per richiederle, ma i funzionari hanno affermato che la mossa potrebbe inviare un segnale alla Russia sul fatto che gli Stati Uniti rafforzeranno rapidamente le difese degli alleati della Nato se ci sarà un'invasione russa dell'Ucraina. Le truppe potrebbero anche essere usate per evacuare decine di migliaia di americani che ora risiedono in Ucraina, hanno detto i funzionari. Le forze non saranno autorizzate a entrare in Ucraina, hanno detto i funzionari statunitensi, ma potrebbero essere utilizzate per supportare qualsiasi contingenza del genere. Molte delle forze devono essere pronte a muoversi entro 18-36 ore, hanno affermato i funzionari statunitensi. Nel frattempo, tre Nazioni alleate degli Stati Uniti - Australia, Germania e Regno Unito - hanno annunciato il ritiro del personale diplomatico o delle loro famiglie dalle ambasciate a Kiev, dopo la decisione di domenica degli Stati Uniti.

La decisione degli Usa di allertare le truppe arriva dopo che i membri dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato) hanno iniziato a inviare navi e aerei negli Stati membri nordorientali e sudorientali dell'Alleanza, in vista di una possibile mossa della Russia. La Danimarca ha detto che invierà una fregata nel Mar Baltico e quattro caccia F-16 in Lituania, la Spagna sta inviando navi che si uniscano alle forze della Nato nel Mar Nero e nel Mediterraneo e sta valutando l'invio di caccia a reazione in Bulgaria, i Paesi Bassi dispiegheranno due caccia F-35 in Bulgaria da aprile e la Francia ha detto che potrebbe inviare truppe in Romania. I funzionari statunitensi hanno affermato di non credere che il presidente russo, Vladimir Putin, abbia già preso la decisione di invadere l'Ucraina, ma i funzionari statunitensi hanno affermato che un senso di inevitabilità ha assalito il Pentagono dato che i negoziati diplomatici non sono riusciti a ridurre il divario tra Mosca e l'Occidente.

La Russia ha accumulato 100.000 soldati vicino al confine ucraino e ha spostato carri armati, veicoli da combattimento di fanteria, lanciarazzi e altre attrezzature militari verso ovest dalle basi nel suo estremo orientale. Inoltre, Mosca sta dispiegando truppe e sistemi missilistici terra-aria S-400 in Bielorussia, che confina con l'Ucraina e alcuni Paesi membri della Nato: Polonia, Lettonia e Lituania. La Russia ha anche spostato diverse navi vicino alle coste dell'Ucraina nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. La Russia ha insistito sul fatto che la Nato fornisca garanzie sul fatto che non permetterà l'adesione dell'Ucraina, annullando la promessa fatta dall'Alleanza nel 2008 che l'Ucraina e la Georgia sarebbero diventate Paesi membri. Mosca ha anche chiesto alla Nato di porre fine alle esercitazioni militari in Ucraina e in altri Stati dell'ex Unione Sovietica e di limitare gli schieramenti militari sul territorio dei Paesi membri del fianco orientale dell'Alleanza. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno respinto le richieste in una serie di incontri con i funzionari russi all'inizio di questo mese, sostenendo che gli Stati sono liberi di associarsi con qualsiasi altra Nazione scelgano.

Ieri il ministro degli Esteri lettone, Edgars Rinkevics, ha affermato che i livelli delle truppe russe e bielorusse in Bielorussia hanno raggiunto un punto in cui rappresentano una minaccia per la Nato, non solo per l'Ucraina. "Questo crea la necessità di rafforzare la presenza della Nato sul fianco orientale", ha affermato. Il presidente Usa, Joe Biden, ha detto che si aspetta che i russi si muoveranno contro l'Ucraina in qualche modo, anche se Washington e Mosca hanno concordato di continuare i colloqui su come disinnescare la crisi.

Biden ha tenuto una telefonata ieri sera con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il presidente francese, Emmanuel Macron, il nuovo cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, il presidente polacco, Andrzej Duda, e il primo ministro britannico, Boris Johnson. I leader hanno discusso "dei preparativi per imporre enormi conseguenze e gravi costi economici" alla Russia e dei loro sforzi per rafforzare la sicurezza sul fianco orientale della Nato, ha affermato la Casa Bianca. Il Governo britannico ha affermato che i leader hanno convenuto che le discussioni diplomatiche con la Russia rimangono la prima priorità, ma che "la comunità internazionale non dovrebbe tollerare alcuna azione che minacci la sovranità ucraina".

Un funzionario dell'Ue ha affermato che i leader hanno anche concordato sulla necessità di sostenere l'economia ucraina, pur mantenendo il dialogo con Mosca. Il funzionario ha detto che i leader si sono impegnati a difendere i principi fondamentali della sicurezza europea, incluso il diritto per ogni Paese "di determinare i propri accordi di sicurezza". Tuttavia, hanno anche discusso delle forniture di armi all'Ucraina, una questione che divide Nazioni come il Regno Unito e gli Stati Uniti - che hanno inviato armi difensive - e la Germania, che da tempo si oppone alla fornitura di armi.

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January 25, 2022 03:57 ET (08:57 GMT)