MILANO (MF-DJ)--Il Consiglio dell'Ue ha adottato la sua posizione negoziale (orientamento generale) su una proposta di revisione della direttiva sulle emissioni industriali. Le nuove norme offriranno una migliore protezione della salute e dell'ambiente riducendo le emissioni nocive provenienti dagli impianti industriali e dagli allevamenti intensivi nell'aria, nell'acqua e attraverso gli scarichi di rifiuti.

"L'inquinamento provoca gravi malattie e danneggia l'ambiente. L'obiettivo dell'Ue per il 2050 è ridurre l'inquinamento a livelli non più dannosi per la salute umana. L'accordo raggiunto dal Consiglio sulle emissioni industriali stabilisce norme più rigorose per contrastare l'inquinamento alla fonte. Fisserà i limiti di inquinamento a livelli più efficaci e fornirà indicazioni chiare all'industria e alle grandi aziende zootecniche affinché effettuino i giusti investimenti in modo che il loro inquinamento sia effettivamente ridotto", ha dichiarato Romina Pourmokhtari, ministro svedese del Clima e dell'Ambiente, a nome della presidenza del Consiglio dell'Ue.

La direttiva sulle emissioni industriali, spiega una nota, è il principale strumento dell'Ue che disciplina l'inquinamento provocato dagli impianti industriali e dagli allevamenti intensivi, come l'ossido di azoto, l'ammoniaca, il mercurio, il metano e il biossido di carbonio. Gli impianti su scala industriale e le aziende agricole sono tenuti a operare in conformità con un'autorizzazione, rilasciata dalle autorità nazionali, utilizzando le migliori tecniche disponibili (Bat) come standard.

Nel loro approccio generale, gli Stati membri hanno modificato la proposta della Commissione di estendere il campo di applicazione della direttiva agli allevamenti intensivi con un numero di unità di bestiame vivo (Lsu) superiore a 350 Lsu per bovini e suini, 280 Lsu per pollame e 350 Lsu per aziende miste. Le aziende agricole estensive sarebbero escluse. Le nuove norme verrebbero applicate progressivamente a partire dalle aziende più grandi. Gli Stati membri hanno convenuto di aggiungere le attività minerarie al campo di applicazione della direttiva. Hanno introdotto una soglia di 500 tonnellate di capacità produttiva al giorno per minerali e minerali non energetici prodotti su scala industriale. Gli Stati membri hanno escluso il gesso dal campo di applicazione della direttiva e hanno incluso una soglia per l'idrogeno prodotto mediante elettrolisi dell'acqua.

L'orientamento generale ha introdotto la flessibilità necessaria agli Stati membri per adeguare le disposizioni in materia di sanzioni e risarcimenti in caso di danni alla salute ai loro diversi ordinamenti giuridici nazionali. Gli Stati membri hanno introdotto una deroga ai valori limite di emissione associati alle migliori tecniche disponibili in caso di crisi che comporti gravi interruzioni o carenze nell'approvvigionamento di energia o di risorse, materiali o attrezzature essenziali, a condizioni rigorose.

L'approccio generale prevede una deroga limitata nel tempo per gli impianti di combustione che fanno parte di un piccolo sistema isolato, non interconnesso alla rete energetica continentale. L'obiettivo è dare loro tempo sufficiente per stabilire reti di interconnessione, al fine di garantire la sicurezza energetica. L'orientamento generale specifica gli obiettivi del centro di innovazione per la trasformazione industriale e le emissioni (Incite) proposto dalla Commissione. Chiarisce inoltre molte altre parti della proposta e si adopera per ridurre gli oneri amministrativi per gli operatori e le autorità nazionali.

Ora che il Consiglio ha raggiunto un orientamento generale, i negoziati con il Parlamento europeo possono iniziare non appena quest'ultimo avrà adottato la sua posizione negoziale.

Gli impianti industriali - come la produzione di elettricità e cemento, la gestione dei rifiuti, l'incenerimento dei rifiuti e l'allevamento intensivo di bestiame - le cui attività sono elencate nella direttiva sono tenuti a funzionare in conformità di un'autorizzazione rilasciata dalle autorità nazionali. L'autorizzazione fissa valori limite di emissione per le sostanze inquinanti emesse dagli impianti. Le autorizzazioni riguardano le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, la produzione di rifiuti, l'uso di materie prime, l'efficienza energetica, il rumore, la prevenzione degli incidenti ambientali e il ripristino del sito dopo la chiusura. I valori limite di emissione si basano sulle migliori tecniche disponibili (Bat) per limitare le emissioni. L'obiettivo principale della revisione è compiere progressi verso l'obiettivo dell'Ue di inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche.

com/cos


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March 17, 2023 04:34 ET (08:34 GMT)