Ekuru Aukot ha dichiarato a Reuters che l'accordo tra il Presidente William Ruto e il Primo Ministro di Haiti Ariel Henry non è valido e non affronta le obiezioni del giudice che aveva bloccato il dispiegamento a gennaio a seguito di una causa intentata dal partito di Aukot.
Il Kenya aveva annunciato l'anno scorso che avrebbe guidato una forza multinazionale ad Haiti, dove la violenza delle bande ha ucciso migliaia di persone e ne ha sfollate centinaia di migliaia, ma mesi di controversie legali hanno di fatto messo in attesa l'intera missione.
Ruto ha detto, durante una cerimonia di firma venerdì, che l'accordo con Henry avrebbe accelerato l'arrivo degli ufficiali kenioti ad Haiti, ma il suo governo non ha fornito una tempistica né ha pubblicato l'accordo.
"Abbiamo ancora intenzione di sfidare questo accordo in tribunale. Stiamo solo aspettando che il Governo faccia la sua prossima mossa", ha detto Aukot, aggiungendo che potrebbe chiedere una condanna per oltraggio alla corte se il Governo tentasse di dispiegare gli ufficiali senza l'espressa approvazione del tribunale.
A gennaio, un giudice dell'Alta Corte ha stabilito che gli agenti potevano essere inviati ad Haiti solo se era in vigore un "accordo di reciprocità" con il governo ospitante.
Aukot ha detto che Henry, salito al potere dopo l'assassinio del Presidente Juvenal Moise nel 2021, non ha la legittimità legale per stipulare un tale accordo. Ha anche detto che le leggi di Haiti che regolano la polizia non sono abbastanza simili a quelle del Kenya per rendere possibile un accordo reciproco.
Il portavoce del governo del Kenya non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
La visita di Henry in Kenya ha scatenato violenze in patria e l'appello di un leader di una gang a dimettersi. Il suo governo ha dichiarato lo stato di emergenza domenica, dopo che i detenuti sono evasi in due grandi evasioni dal carcere.
Henry è atterrato a Porto Rico martedì, dopo giorni di incertezza sulla sua posizione. Non era chiaro come e quando sarebbe tornato ad Haiti.
