(Alliance News) - Un approccio sostenibile allo sviluppo economico non è solo necessario per tutelare il futuro del pianeta ma è considerato un fattore chiave per la crescita di un'Europa nella quale ormai la maggior parte dei cittadini ha preso coscienza delle tematiche ESG e le considera una priorità.

È questo lo scenario emerso dall'indagine BVA Doxa condotta in cinque Paesi europei - Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia - e presentata lunedì a Milano nel corso dell'evento "Eyes on a sustainable future", organizzato da Cassa Depositi e Prestiti Spa in collaborazione con Borsa Italiana Spa e che ha visto la presenza dei vertici della francese Caisse des Dépôts, della spagnola Instituto de Crédito Oficial, della tedesca Kreditanstalt für Wiederaufbau e della Banca Europea per gli Investimenti.

Organizzato in concomitanza con la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici - COP28 - di Dubai, l'evento è stato un'occasione di confronto sulle sfide della sostenibilità e sul ruolo della finanza per la transizione ESG, tra i vertici dei principali Istituti Nazionali di Promozione europei.

La giornata si è aperta con i saluti di Giovanni Gorno Tempini, presidente di CDP, e Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana, seguiti da un confronto tra Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI; Dario Scannapieco, amministratore delegato di CDP; Eric Lombard, amministratore delegato di CDC; José Carlos García de Quevedo, amministratore delegato di ICO; e Lutz-Christian Funke, segretario generale di KFW.

"Uno dialogo che ha consentito di approfondire il ruolo degli istituti nazionali di promozione nella transizione sostenibile in Europa", ha spiegato CDP.

Le conclusioni sono state affidate a Francesco Billari, Rettore dell'Università Bocconi di Milano.

"Gli istituti di promozione si stanno adoperando per creare una rete comune a livello europeo che possa contribuire a potenziare gli investimenti sostenibili in un contesto in rapida evoluzione, con una costante necessità di risorse e nuove soluzioni".

Un progetto che punta a migliorare il coordinamento tra gli attori in gioco per fare leva sui punti di forza di ognuno di loro e promuovere un approccio comune alle tematiche ESG anche attraverso un allineamento degli standard europei in ambito di sostenibilità. A livello complessivo, le oltre 30 NPBI europee - National Promotional Banks and Institutions - hanno un patrimonio di oltre EUR2.700 miliardi e svolgono un ruolo cruciale nel finanziare investimenti per la crescita sostenibile e inclusiva dell'Europa.

Secondo i dati principali che emergono dall'indagine BVA Doxa condotta in Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia, che rappresentano il 67% della popolazione e il 66% del Prodotto Interno Lordo dell'UE, l'Europa ha ormai preso coscienza delle tematiche ESG, la cui conoscenza è diffusa su larga scala, principalmente grazie all'attenzione rivolta a questi temi da televisioni e social media.

"Manca ancora una chiara comprensione delle diverse dimensioni ambientali, sociali e di governance ma la sostenibilità viene adesso sempre più vista come una necessità, anche da un punto di vista economico: l'ampia maggioranza dei cittadini europei è favorevole ad accettare un orizzonte temporale di medio-lungo periodo nei rendimenti degli investimenti sostenibili - oltre il 70% degli intervistati - e vede con favore una riduzione del costo dei prestiti alle imprese che si danno obiettivi sociali o ambientali. Inoltre, secondo il 51% degli intervistati, la sostenibilità avrà un impatto positivo sull'occupazione nel prossimo futuro".

Il cambiamento climatico e le problematiche a esso collegate restano le maggiori preoccupazioni e priorità di azione per i cittadini - oltre il 30% - ma inizia a emergere l'importanza della dimensione "sociale", con particolare riferimento alle infrastrutture, ad esempio scuole, ospedali e alloggi.

La maggioranza dei cittadini intervistati - il 57% - pensa che le sfide della sostenibilità possano essere affrontate solo attraverso un patto tra Governi e cittadini. E in questo contesto viene affidato un ruolo chiave agli istituti nazionali di promozione nell'accelerare la crescita e lo sviluppo sostenibile dei diversi Paesi europei.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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