Il sukuk triennale aveva una guidance iniziale di circa l'11,625% e si è irrigidito dopo la chiusura dei libri con una domanda superiore a 5,35 miliardi di dollari, come risulta dal documento esaminato da Reuters.

Le vulnerabili finanze dell'Egitto sono entrate in crisi dopo che la guerra in Ucraina ha innescato pesanti deflussi di investimenti stranieri dai mercati finanziari egiziani. Il Paese, che ha problemi di liquidità, ha richiesto un piano di salvataggio di quattro anni e 3 miliardi di dollari al Fondo Monetario Internazionale, che è stato finalizzato a dicembre.

Il sukuk sarà quotato alla Borsa di Londra, emesso attraverso la Società Finanziaria Egiziana per il Taskeek Sovrano, con il Ministero delle Finanze come obbligato.

I joint lead manager e bookrunner del sukuk sono Abu Dhabi Islamic Bank, Citi, Credit Agricole, Emirates NBD Capital, First Abu Dhabi Bank e HSBC.

Il sukuk aiuterà l'Egitto a rimborsare 1,25 miliardi di dollari in Eurobond quinquennali, che hanno un tasso di interesse fisso del 5,577% e scadono il 21 febbraio.

L'Egitto, come la maggior parte dei Paesi, in particolare nei mercati emergenti, ha visto i suoi costi di prestito balzare drammaticamente dopo che le banche centrali, guidate dalla Federal Reserve degli Stati Uniti, hanno aumentato i tassi di interesse a rotta di collo per domare un'inflazione elevata da decenni.

Questo mese Moody's ha tagliato il rating sovrano dell'Egitto portandolo in territorio "junk" (spazzatura), a B3, citando la riduzione delle riserve esterne e della capacità di assorbire gli shock. Le obbligazioni esistenti sono scese a seguito del declassamento.