PARIGI (Reuters) - Si prevede che Wall Street sia in rosso venerdì dopo i primi risultati delle principali banche statunitensi, mentre i mercati azionari europei continuano a guadagnare terreno a metà seduta, anche se a un ritmo più lento rispetto alla mattina. I futures sono in calo dello 0,28% per il Dow Jones, dello 0,39% per lo Standard & Poor's-500 e dello 0,52% per il Nasdaq.

L'andamento dell'apertura a Wall Street sarà fortemente influenzato dai risultati trimestrali di Bank of America, Citigroup, JPMorgan Chase e Wells Fargo.

Queste ultime due sono indicate al ribasso nelle contrattazioni pre-mercato dopo aver annunciato un aumento degli accantonamenti per il rischio di credito nel quarto trimestre, in risposta al rallentamento economico.

A Parigi, il CAC 40 ha guadagnato lo 0,26% a 6.993,76 alle 12:20 GMT circa, dopo un picco di sessione di 7.029,52, il più alto dal 16 febbraio. A Francoforte, il Dax ha guadagnato lo 0,17% e a Londra, il FTSE ha guadagnato lo 0,5%.

L'indice paneuropeo FTSEurofirst 300 è salito dello 0,34%, l'Eurozona EuroStoxx 50 dello 0,34% e lo Stoxx 600 dello 0,32%.

Dall'inizio dell'anno, le azioni europee hanno beneficiato di una prospettiva ottimistica, grazie al continuo rallentamento dell'inflazione nell'Eurozona e negli Stati Uniti, che potrebbe consentire alle banche centrali di rivedere il ritmo della loro stretta monetaria.

VALORI IN EUROPA

I maggiori ribassisti del CAC 40, Stellantis (-3,69%) e Renault (-2,43%) sono stati penalizzati dai tagli di prezzo di Tesla su alcuni dei suoi modelli. La casa automobilistica americana è scesa di oltre il 4% nelle contrattazioni pre-mercato a Wall Street.

Air France-KLM ha guadagnato il 4,83% dopo che UBS ha aggiornato il suo rating a "buy" e Davy Research a "neutral".

VALUTE

Lo yen ha continuato la sua avanzata, scambiando al livello più alto dalla fine di maggio contro il biglietto verde, ancora sostenuto dalla speculazione che il Giappone potrebbe rivedere la sua politica monetaria ultra-accomodante.

Il dollaro ha recuperato lo 0,17% rispetto alle altre principali valute dopo aver toccato un minimo di sette mesi, in quanto la moderazione dell'inflazione statunitense ha alimentato le speranze che la Fed rallenti il ritmo dei suoi aumenti dei tassi di interesse.

L'euro è scambiato a 1,0812 dollari, in calo dello 0,31%.

TASSI

I rendimenti dei titoli di Stato sono tornati a salire: il decennale statunitense, che in mattinata era sceso sotto il 3,42%, è tornato a salire al 3,4631%. L'equivalente tedesco è sceso al 2,11%.

PETROLIO

I prezzi del petrolio sono in aumento e potrebbero registrare un guadagno del 7% per l'intera settimana, grazie ai solidi segnali di crescita della domanda in Cina e alle speranze che le banche centrali moderino i loro aumenti dei tassi.

Il Brent ha guadagnato lo 0,61% a 84,54 dollari al barile e il West Texas Intermediate (WTI) lo 0,7% a 78,94 dollari.

(Laetitia Volga, a cura di Kate Entringer)