GINEVRA (awp/ats) - Alcon ha completato con successo la sua trasformazione dopo lo scorporo da Novartis e ora punta a crescere ulteriormente: secondo il Ceo David Endicott il gruppo farmaceutico elvetico-americano specializzato nei prodotti per la cura degli occhi e noto ai consumatori soprattutto per le sue lenti a contatto è sulla buona strada per superare il traguardo dei 12 miliardi di dollari di fatturato entro il 2027.

"Siamo molto fiduciosi sull'ampiezza dei nostri fattori di crescita", afferma il 59enne in un'intervista all'agenzia Awp. "Nel nostro segmento di attività, l'oftalmologia, ci sono molte categorie. E non solo siamo presenti in quasi tutte, ma stiamo avanzando molto bene in quasi ciascuna".

"È un piacere constatare che i nostri mercati si stanno sviluppando favorevolmente", ha proseguito il manager. "E con i nostri nuovi prodotti stiamo guadagnando quote di mercato. Questo è il motivo della nostra fiducia e delle nostre ambiziose previsioni".

Nel 2023 il fatturato ha raggiunto 9,4 miliardi di dollari (8,3 miliardi di franchi), in progressione annua dell'8%. L'utile netto si è attestato a 974 milioni di dollari, quasi triplicato rispetto ai 335 milioni dell'esercizio precedente.

Fondata nel 1945 in Texas, Alcon è stata dal 1977 proprietà di Nestlé, ma è poi passata gradualmente - fino al 2010 - nella sfera di Novartis: per assumerne il controllo la società renana aveva complessivamente pagato circa 50 miliardi di dollari. È poi seguita una ristrutturazione e nel 2019 il comparto è stato scorporato e quotato in borsa. Oggi l'azienda - il cui nome deriva dalla combinazione delle prime lettere dei cognomi dei due fondatori, i farmacisti Robert Alexander e William Conner - vende i suoi prodotti oftalmici a oltre 260 milioni di persone in 140 paesi. L'organico comprende 25'000 dipendenti.