Le aziende sono Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e ByteDance, proprietaria di TikTok.

Un elenco di cose da fare e da non fare, stabilito dal Digital Markets Act (Dma) dell'Unione europea, costringerà il settore a rimodellare radicalmente le proprie pratiche commerciali, una mossa che potrebbe incoraggiare l'introduzione di misure simili in altri Paesi.

Secondo il Dma, entrato in vigore a novembre, le aziende con più di 45 milioni di utenti attivi mensili e una capitalizzazione di mercato di 75 miliardi di euro sono considerate gatekeeper, aziende che forniscono principalmente un servizio di piattaforma.

Le aziende etichettate come tali dovranno rendere le loro app di messaggistica interoperabili con quelle dei rivali e lasciare che gli utenti decidano quali app preinstallare sui propri dispositivi.

Google, controllata di Alphabet, ha il maggior numero di servizi, tra cui il sistema operativo Android, Maps e Search, che dovranno essere sottoposti a regole più severe. Anche Facebook, Instagram, Marketplace e WhatsApp di Meta si sono qualificati come gatekeeper.

"I gatekeeper hanno sei mesi di tempo per dimostrare il rispetto dei propri obblighi, ma devono nominare immediatamente un responsabile per la conformità, che riferisca direttamente al consiglio di amministrazione, e informare la Commissione di qualsiasi fusione o acquisizione prevista", ha detto ieri il commissario per il mercato interno e i servizi dell'Ue Thierry Breton.

In caso di violazioni della Dma, le aziende possono ricevere sanzioni fino al 10% del fatturato globale annuo.

Gmail, servizio di Alphabet, Outlook, prodotto di Microsoft, e il browser di Samsung sono stati esentati dopo che le aziende hanno fornito argomentazioni sufficienti per dimostrare che questi servizi non si qualificano come gatekeeper, ha spiegato la Commissione.

"Negli ultimi mesi abbiamo lavorato per soddisfare i nuovi requisiti del Digital Markets Act e ora esamineremo la decisione di oggi nella sua interezza", ha detto Oliver Bethell, direttore dell'ufficio legale di Google.

La Commissione ha inoltre avviato quattro indagini di mercato per valutare ulteriormente le affermazioni di Microsoft e Apple, secondo le quali alcune delle loro piattaforme principali, come Bing, Edge e Microsoft Advertising, e i servizi iMessage di Apple non si qualificano come gateway.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)