Antengene Corporation Limited ha annunciato che uno studio di Fase I dell'anticorpo anti-CD24 migliore della categoria, ATG-031, è stato approvato dall'Institutional Review Board (IRB) dell'University of Texas MD Anderson Cancer Center di Houston, Texas, Stati Uniti. Questo studio clinico, denominato in codice PERFORM e condotto dall'MD Anderson, sarà condotto su pazienti con tumori solidi avanzati o B-NHL. Lo studio PERFORM è un primo studio di Fase I di ricerca della dose di ATG-031, multicentrico, in aperto, su pazienti con tumori solidi avanzati o B-NHL.

L'obiettivo primario dello studio è valutare la sicurezza e la tollerabilità di ATG-031 come monoterapia e determinare la dose appropriata per gli studi di Fase II. L'obiettivo secondario è caratterizzare la farmacologia, valutare l'immunogenicità e valutare l'efficacia preliminare di ATG-031. ATG-031 è un anticorpo monoclonale CD24 umanizzato di prima classe che inibisce il segnale "non mangiarmi" e aumenta la fagocitosi mediata dai macrofagi delle cellule tumorali.

Le cellule tumorali eludono la sorveglianza del sistema immunitario umano sovraesprimendo le proteine di superficie "non mangiarmi" che segnalano ai macrofagi di impedire il rilevamento e la fagocitosi delle cellule tumorali. Il CD24 (cluster di differenziazione 24) è un importante segnale "non mangiarmi" che svolge un ruolo significativo nell'evasione immunitaria del tumore, sopprimendo la fagocitosi mediata dai macrofagi. Rispetto al CD47, un altro noto bersaglio "non mangiarmi", il CD24 ha una distribuzione più ristretta nei tessuti normali e una maggiore espressione nei tessuti cancerosi.

Inoltre, a differenza del CD47, il CD24 non è espresso sui globuli rossi umani, consentendo una finestra terapeutica più ampia e una tossicità minima on-target-off-tumorale come terapia mirata al CD24. Come nuovo checkpoint immunitario innato, il CD24 orchestra l'evasione immunitaria attraverso la sua interazione con il recettore inibitorio Siglec-10 (lectina Ig-like legata all'acido sialico 10), espresso sui macrofagi associati al tumore (TAM). I dati preclinici presentati nel 2023 alla Riunione Annuale dell'American Association for Cancer Research (AACR 2023) hanno dimostrato che ATG-031 può legarsi specificamente al CD24 con affinità nM e bloccare l'interazione tra CD24 e Siglec-10.

Inoltre, ATG-31 induce una fagocitosi efficiente con un EC50 picomolare e stimola la produzione di citochine pro-infiammatorie da parte dei macrofagi.