WASHINGTON (awp/ats/ans) - Il Dipartimento di Giustizia americano avvia un'azione legale contro Apple per aver infranto le regole antitrust.

Il Dipartimento di Giustizia e i procuratori generali di 16 stati americani accusano Apple di aver bloccato gli sviluppatori di software e le società di videogiochi dall'offrire opzioni migliori per l'iPhone, causando prezzi più alti per i consumatori.

Secondo l'accusa Apple di fatto ha usato il suo potere nel settore degli smartphone per limitare la concorrenza e la scelta per i consumatori. "I consumatori non dovrebbero pagare prezzi più alti perché le società violano le leggi antitrust", afferma il ministro della Giustizia Merrick Garland.

"Negli ultimi 12 anni Apple è diventata una delle società che vale di più al mondo" e molto è dovuto al successo dell'iPhone: Apple "ha mantenuto il monopolio nel settore degli smartphone violando le leggi antitrust". Afferma Garland, sottolineando che Apple ha creato barriere per rendere difficile agli sviluppatori e ai consumatori di allontanarsi dall'ecosistema Apple.

Il monopolio non è in violazione delle leggi antitrust, lo è quando il monopolio non è legato alla superiorità dei propri prodotti ma al ridurre la concorrenza, ha detto Garland sottolineando che Apple si spinge a rendere l'iPhone meno sicuro per mantenere il suo potere di monopolio.

"Riteniamo l'azione sbagliata" sulla base dei fatti e della legge e "ci difenderemo", afferma dal canto suo Apple commentando l'azione antitrust avviata oggi. Se la causa avrà successo metterà "in pericolo la nostra capacità di creare la tecnologia che la gente si attende da Apple", aggiunge Apple, precisando che la causa rappresenta inoltre un "precedente pericoloso concedendo al governo il potere di esercitare un ruolo pesante nella progettazione della tecnologia per le persone".