Gli obbligazionisti di Autostrade per l'Italia, unità autostradale di Atlantia, hanno approvato lunedì le modifiche proposte ai termini e alle condizioni di nove obbligazioni emesse da Autostrade, eliminando un altro ostacolo alla vendita dell'unità.

A giugno Atlantia ha accettato di vendere la sua quota dell'88% di Autostrade a un consorzio che comprende il prestatore statale italiano CDP e i fondi di investimento Macquarie e Blackstone per porre fine a una faida innescata dal crollo nel 2018 di un ponte autostradale a Genova, gestito dall'unità, che ha ucciso 43 persone.

La vendita dovrebbe chiudersi entro la fine di marzo, ma il governo italiano e le sue autorità devono prima approvare il nuovo piano tariffario di Autostrade (PEF) e l'accordo che risolve la controversia sul disastro del ponte. Roma deve anche dare il suo via libera alle revisioni del contratto autostradale.

Atlantia dovrebbe intascare più di 8 miliardi di euro (9 miliardi di dollari) dalla cessione di Autostrade, che gestisce quasi la metà della rete autostradale italiana. (1 dollaro = 0,8883 euro) (Relazione di Francesca Landini; Montaggio di Susan Fenton)